"Greenland doveva fallire" La frecciata di Sardena

Uno dei fondatori dell’ex parco divertimenti a Limbiate: "Solo speculazioni"

"Greenland doveva fallire"  La frecciata di Sardena

"Greenland doveva fallire" La frecciata di Sardena

Aveva previsto tutto vent’anni dall’inizio del declino dell’ex Greenland. Cristian Sardena, figlio di Simeone Sardena, che fu braccio destro di Giuseppe Brollo, fondatore della Città Satellite e del suo parco dei divertimenti, era stato scettico fin dall’inizio su tutte le operazioni che si sono susseguite per rilanciare l’ex parco di divertimenti alle Groane. Aveva anche tentato di acquistare una parte dell’area (poco meno di un terzo), sulla quale aveva lavorato tutta la sua famiglia con le giostre, prima che si decidesse di accorpare tutto in un unico maxi lotto. "Il tentativo di usucapione avvenne solo dopo, quando di fatto ci fu impedito di acquistare la parte che ci interessava e che avremmo saputo rilanciare" ribadisce Sardena.

"Tutti i miei passi li ho sempre fatti in maniera trasparente, alla luce del sole, documenti alla mano, ma si è preferito dar credito ad altri soggetti e questi sono i risultati di cui tutti devono sentirsi responsabili, nessuno escluso, perché era evidente fin dall’inizio che si sarebbe arrivati a un nulla di fatto. Nel frattempo sono state distrutte attività che funzionavano e avrebbero potuto essere salvate, sono state danneggiate famiglie, che hanno dovuto lasciare quel luogo per costruirsi una nuova vita". Cristian Sardena, vive insieme all’anziano padre a Cascina Nuova di Misinto e prosegue la sua attività nel campo delle luminarie per sagre, feste e ricorrenze, ma continua a osservare con affetto e rimpianto quel che sta accadendo all’ex Greenland. "Ora si parla di un acquisto da parte dell’ente pubblico, ma perché non fu fatto allora, quando si potevano salvare le attività? Adesso ci vogliono svariati milioni per poter rilanciare quell’area, a meno che si punti come secondo me era chiaro fin dall’inizio, ad una speculazione edilizia: c’è un’area di 374000 metri quadri che si può comprare per poco più di un milione di euro".

Gabriele Bassani