Monza – Se “Correre , correre, correre“, riferito ai nuovi lavori da fare nell’autodromo è il nuovo mantra pronunciato nel tempio della velocità da Angelo Sticchi Damiani, la scritta “Monza Circuit“ realizzata in legno al centro della rotatoria coperta di trucioli può essere considerata il simbolo di quanto fatto negli ultimi 7 mesi e il primo biglietto da visita per gli addetti che ieri hanno iniziato ad animare la pista.
Una rotatoria che fino all’anno scorso non c’era e che oggi agevola e rende sicuro l’accesso al nuovo sottopasso veicolare che porta all’area interna alla parabolica, dove trovano posto i trucks delle scuderie e della logistica che fin dalle prime ore di ieri hanno iniziato a incolonnarsi lungo i percorsi di avvicinamento alla pista. "Non mi sembra neanche di essere a Monza", ha sintetizzato con una battuta e col sorriso Stefano Domenicali, il gran capo della Formula 1, attesissimo in conferenza stampa per avere qualche anticipazione sul rinnovo del contratto. Tanto è stato fatto, rispettando i tempi, "perché il sistema Italia è fatto di persone serie, affidabili e credibili", ha sottolineato il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ma tanto è ancora da fare per andare incontro alle esigenze della nuova Formula 1, che punta ad essere una esperienza immersiva e totalizzante e per questo necessita di spazi e strutture adeguate da mettere a disposizione, soprattutto, di sponsor e partner.
Poi tutti a ostentare convinzione e ottimismo sulla continuazione del rapporto tra Monza e la Formula 1, a cominciare da Sticchi Damiani, passando per il presidente di Ac Milano, Geronimo La Russa al presidente dell’autodromo, Giuseppe Redaelli, fino al presidente della giunta regionale lombarda, Attilio Fontana, che a proposito del nuovo contratto, ribalta la citazione manzoniana per affermare che "questo è un matrimonio che s’ha da fare". C’è la storia, c’è la passione di un intero territorio e c’è anche l’indotto tra i tanti buoni motivi per tener vivo il legame stretto tra Monza e la classe regina dell’automobilismo. Anche perché a beneficiarne sarà l’intera Lombardia, partendo da Milano, come ha riconosciuto l’assessora allo Sviluppo economico e delle Politiche del lavoro Alessia Cappello: "Se Milano cresce costantemente come città turistica è merito anche del Gp, che contribuisce a rafforzare questa crescita". Il Gran premio come simbolo dell’eccellenza ed occasione di vetrina mondiale per l’intera Lombardia, oggi più che mai in vista delle Olimpiadi del 2026, anno in cui il rinnovo dovrà essere cosa fatta.