
Le transenne che impediscono l'avvicinamento all'ingresso dell'autodromo
Monza, 5 settembre 2020 - Nel venerdì del Gran premio a porte chiuse ci hanno provato lo stesso ad avvicinarsi alla pista. Gruppi di ragazzini che hanno voluto assaporare l’ebbrezza di intruffolarsi nel circuito per sbirciare le monoposto sfrecciare in pista. Pochi passi e tutti sono stati bloccati dalle ‘pattuglie’ che controllano i confini della «bolla» in cui è chiuso l’autodromo per tutto il fine settimana.
Un esercito di pettorine giallo fosforescente che giorno e notte garantiscono la sicurezza. E bloccano chiunque abbia anche soltanto la vaga tentazione di scavalcare. Ma temono che «tra sabato e domenica rischiano di essere molti di più, dicono che in giro ci sono diversi buchi nelle recinzioni». Anche se quest’anno i ‘check-point’ sono molto più frequenti. Irraggiungibile pure il sentiero che corre tra la rete del Golf Club e quella del rettilineo dalla seconda curva di Lesmo fino alla Roggia e alla Ascari: zona franca, libera perché al di fuori dell’autodromo e meta negli anni scorsi di decine di appassionati e curiosi che, senza biglietto, riuscivano comunque a intravedere fra i rami degli alberi il passaggio delle monoposto.
Quest’anno non deve passare nessuno. Chiuse persino le porte del Parco a Vedano e Biassono (tutti gli altri ingressi al polmone verde sono regolarmente aperti). Non resta che guardare piloti e gara in Tv. Oppure, virtualmente, sulle tribune, grazie all’iniziativa Face For Fan, con il loro volto stampato su cartonati a grandezza naturale “indossando“ una t-shirt a scelta con i colori del paese d’origine o con motivi legati alla gara italiana.
In mille hanno risposto all’appello in cambio di una donazione minima di 40 euro. E tra loro anche Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Tanto da riuscire a raccogliere 47.420 euro che saranno devoluti all’associazione Brianza per il Cuore di Monza, all’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Spallanzani’ di Roma e alla Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Ma se Leclerc si è concesso due avatar, Vettel ha deciso di coinvolgere anche la scuderia e chiunque fosse a favore di telefonino: ha raccolto 76 foto e poi le ha caricate sul sito Face For Fan, pagando per ogni scatto e aggiungendo una donazione personale. Intanto a Biassono parte oggi dalle 14 la due giorni di festa nel segno della Formula Uno: in piazza Italia un’area espositiva con una pista di mini quad, un simulatore di guida e l’esposizione di Vespa, auto storiche, moto e fotografie dedicate all’ex pilota Tino Brambilla, al Parco e all’autodromo. Mentre dalle 15 sia oggi sia domani saranno trasmesse prove e gara sul maxi schermo per 150 prenotati.