ANDREA RONCHI
Cronaca

La promessa del golf italiano ha 13 anni ed è di Monza: chi è Stella Vittoria Colombo

La 13enne monzese vanta già un palmares ricco di titoli tricolori: “In ogni gara sfido me stessa. In questo sport il fair play prevale sempre”

Stella Vittoria Colombo gioca al Golf Milano e viene seguita dai maestri Claudio Viganò Roberto Recchione e Roberto Zappa Frequenta l’International School

Stella Vittoria Colombo gioca al Golf Milano e viene seguita dai maestri Claudio Viganò Roberto Recchione e Roberto Zappa Frequenta l’International School

MONZA – ​Molti si stupiscono quando dice loro che gioca a golf. Ma è proprio questo sembrare fuori dall’ordinario uno degli aspetti che piace a Stella Vittoria Colombo, promessa del golf nazionale. Tredici anni e le idee molto chiare, non solo in campo. Stella ha un livello di gioco simile a quello dei professionisti. Il suo handicap è +2,8, che significa che su un percorso da completare in 72 colpi lei deve giocarne 69. Ha battuto il par dei campi in diverse occasioni e conquistato titoli nazionali tra i quali due Campionati Baby under 12, gli under 14 a squadre oltre al successo agli A2 a squadre. La 13enne abita a Monza nei pressi del Golf Milano, dove è socia e viene seguita dai maestri Claudio Viganò, Roberto Recchione e Roberto Zappa. È molto affezionata alla sua città nella quale “ci si conosce tutti”. Frequenta l’International School e sta per iniziare le superiori. Nata a Seriate l’8 aprile 2012, si è avvicinata ai bastoni e le palline con le fossette per seguire il fratello Miro, di due anni più grande. “Ho iniziato a 5 anni per copiare mio fratello, poi lui ha smesso passando al tennis mentre io ho continuato”.

Ha provato il tennis?

“Sì, ma preferisco il golf perché viene praticato in mezzo alla natura, è una disciplina meno fisica ma che impegna per più tempo”.

Pratica altri sport?

“Il nuoto sincronizzato che mi impegna un paio di volte la settimana, oltre alle gare”.

Sono due discipline molto diverse…

“Sì, la principale differenza è che il nuoto sincronizzato è uno sport di squadra nella quale il risultato non dipende solo da te. Nel golf giochi nel tuo mondo. Certo, la classifica generale dipende anche dai risultati degli avversari, ma la vera sfida è con il campo e con te stessa”.

Come mai ha scelto il golf?

“Molti pensano sia uno sport strano, non lo conoscono e spesso si stupiscono. A me piace molto l’ambiente perché si costruiscono amicizie profonde anche con gli avversari. Il fair play prevale sempre e spesso ci si incoraggia a vicenda”.

Perché un ragazzo dovrebbe avvicinarsi al golf?

“Perché è uno sport molto divertente. Si creano bellissime amicizie. Inoltre, permette di stare molte ore immersi nella natura”.

Detto così sembra una bella favola. Ma esistono anche momenti difficili, magari nei quali ha pensato di smettere?

“Mi è capitato alcune volte ma più per la frustrazione che per una condizione reale. È difficile da spiegare, ma anche dopo un risultato inferiore rispetto all’aspettativa non si vede l’ora di tornare in campo e mettersi nuovamente alla prova”.

Come concilia sport e studio?

“Spesso mi capita di saltare la scuola per gli impegni agonistici ma riesco a recuperare nel tempo che ho a disposizione, rimanendo in pari con il programma. A volte è faticoso tornare a casa dopo una gara, dover riguardare le spiegazioni perse e fare i compiti, ma è il prezzo da pagare per seguire la mia passione. Nel mio istituto sono sempre stati comprensivi con gli agonisti, anche di altri sport, e spesso riceviamo complimenti dopo buoni risultati”.

Materia preferita?

“Matematica. Quando la capisco mi viene facile e mi diverte. Risolvere i problemi mi dà soddisfazione”.

Ha avuto dei benefici dal golf nella quotidianità?

“Sì. Il golf ti può mettere molto sotto pressione. Nelle ultime buche in una gara importante devi saperla gestire. Questo aspetto mi è servito nelle interrogazioni e verifiche”.

Cosa vorrebbe fare da grande?

“Mi piace molto medicina ma anche ingegneria aerospaziale”.

Ha le idee molto chiare e una vita decisamente piena. Riesce a ritagliarsi tempo per gli hobby?

“Sì, certamente. Sono una ragazza come molte altre. Ascolto la musica trap italiana, mi piace Sfera Ebbasta, leggo, disegno, nuoto”.

Quindi ambisce a diventare medico o ingegnere, non una golfista?

“Per ora la scuola viene al primo posto. Da gennaio a marzo 2026 andrò a studiare in Spagna. Inoltre, mi piacerebbe frequentare l’università negli Usa o in Spagna, e spero di riuscire a farlo con una borsa di studio legata al golf. Poi non si sa mai…”.