
La firma della convenzione sul passaporto turistico
Monza - Il giro di Monza in 60 giorni. Con un passaporto turistico che, dopo la prima visita a prezzo pieno a uno dei gioielli della città, garantisce uno sconto del 20% nelle successive. Obiettivo: accrescere la vocazione turistica di una città che, prima della pandemia, attraeva visitatori più degli altri capoluoghi lombardi. Nel 2019 Monza ha registrato 250.776 arrivi (+29.9% rispetto all’anno precedente) e 512.776 presenze (+13,2% sul 2018), quando la media regionale si è fermata al +5,8% per quanto riguarda gli arrivi e +7,5% per le presenze. E adesso, dopo due anni di emergenza sanitaria in cui le città d’arte hanno perso il 71% di visitatori, la città di Teodolinda prova a riattivare le rotte puntando sui suoi gioielli.
Grazie a un accordo tra Comune, Musei Civici, Consorzio Villa e Parco, Museo del Duomo e Autodromo, i visitatori avranno a disposizione un "passaporto della città" (da giovedì distribuito negli Infopoint e nei luoghi di visita), una sorta di biglietto unico con cui viaggiare nel patrimonio monzese. In particolare , pagando il biglietto a tariffa piena in un luogo a scelta tra Villa Reale, Museo e Tesoro del Duomo, Musei Civici o Autodromo, il turista avrà diritto ad accedere negli altri tre luoghi con una tariffa ridotta, per i 60 giorni successivi al primo accesso: alla prima visita basta far apporre il timbro sul passaporto e così per le visite successive.
«E’ un primo passo fondamentale verso un’offerta turistica finalmente integrata – spiega il sindaco Dario Allevi –. Investire sull’attrattività della città significa valorizzare un patrimonio storico, artistico e monumentale enorme: abbiamo le carte in regola per puntare ancora più in alto e stringere alleanze strategiche anche con gli albergatori, i ristoratori e i gestori del trasporto pubblico in grado di farci diventare a pieno titolo una città a vocazione turistica". «Abbiamo lavorato per anni per giungere a questo importante risultato con cui contiamo di far tornare i visitatori a più riprese – auspica l’assessore a Cultura e turismo Massimiliano Longo – moltiplicando le occasioni di permanenza con un indubbio ritorno anche sulle attività ricettive e commerciali".
Qualcosa, si sta già muovendo: nell’ultimo fine settimana in Villa Reale sono arrivati 1.796 visitatori, 1.194 nella sola giornata di domenica. E questo "giro" permetterà anche alla reggia di "essere sempre più un polo d’attrazione forte per tutto il territorio capace di promuovere anche gli altri musei della città", l’impegno di Giuseppe Distefano, direttore del Consorzio. A cominciare dal Museo del Duomo che la Fondazione Gaiani ha voluto per "conservare, promuovere e valorizzare un patrimonio storico-artistico unico e al contempo universale, come quello della Basilica di San Giovanni Battista e dell’eredità di Teodolinda – le parole della presidente Titti Gaiani –. Le origini della nostra città sono intimamente legate alla regina e alla sua lungimirante visione di pace e dedizione al nostro territorio, così come la corona ferrea è da secoli simbolo di importanza e prestigio per Monza".