
Slot machine e videopoker nel mirino
Monza, 29 luglio 2018 - Una città contro le ludopatie. Un territorio ad alta percentuale di slot, ma anche un posto in cui la lotta a questo fenomeno sta facendo passi da gigante. E la polizia locale, su questo fronte, sta battendo duro. È stato diramato proprio di queste ore il bilancio degli ultimi sei mesi di attività su questo fronte. Nel primo semestre 2018 la polizia locale ha controllato 97 fra pubblici esercizi, sale giochi e altre attività commerciali per verificare la presenza e la conformità di apparecchi da gioco: in pratica, il 90% del totale.
E di questi esercizi, 24 sono stati sanzionati per irregolarità varie: dalla manomissione delle schede (per permettere vincite o modificare il sistema di gioco o il collegamento), al fatto che anche i minorenni potevano giocarci nonostante i divieti; dall’oscuramento, alle connessioni, alla formazione, all’utilizzo in aree sensibili (vicino a scuole e oratori, ad esempio), senza rispettare divieti e disposizioni. Le violazioni accertate sono state 68, e hanno portato a sanzioni salate, per un importo complessivo di quasi 168mila euro. Si è anche proceduto a mettere i sigilli a 29 apparati (slot) in quanto posizionate in aree sensibili e si sono sequestrate 4 slot (con scheda manomessa) con il relativo incasso.
La battaglia anti-ludopatia è in corso da anni e ha portato il Corpo di polizia locale di Monza, per la specializzazione acquisita nel muoversi all’interno di un universo di leggi e leggine particolarmente intricato, a divenire esempio anche per altre amministrazioni comunali. Il comandante della polizia locale, Piero Romualdo Vergante, spiega: "Il Corpo polizia locale di Monza ha portato e sta portando avanti una campagna contro la “ludopatia” e per contrastare il gioco d’azzardo, vera piaga sociale nel nostro Paese. L’Italia è il terzo Paese nel mondo per volume di gioco d’azzardo e il primo per spesa pro capite; il giro d’affari prodotto nel nostro paese è da brividi: nel 2016 gli italiani hanno speso nel settore 95 miliardi di euro".
E poi ancora: "Il gioco d’azzardo patologico è un problema di salute pubblica e coinvolge non solo il giocatore e la sua famiglia, ma anche la comunità locale e in modo trasversale colpisce tutte le età e tutti i ceti sociali. Il Comando polizia locale di Monza ha creato un gruppo di lavoro specializzato per i controlli in tema di videogiochi, grazie anche all’Agenzia dei Monopoli che ha ulteriormente formato il nostro personale. Sono orgoglioso nell’affermare che grazie alla preparazione e dedizione al servizio dei miei uomini siamo diventati un punto di riferimento in tema di ludopatia".
"Vorrei comunque segnalare - conclude - anche gli esempi virtuosi, che nella nostra città non mancano, di alcuni titolari di locali che facendo una scelta etica hanno deciso di rinunciare agli apparecchi, ma anche la diminuzione delle macchine sul territorio che si è ottenuta grazie ad una costante presenza e a un capillare controllo". Qualche settimana fa, il Comune di Monza si è dotato di un Regolamento per il contrasto e la prevenzione delle patologie legate al gioco d’azzardo.
Madre di questo regolamento è il consigliere comunale Anna Martinetti, preside e da anni infaticabile sostenitrice di una battaglia contro il gioco d’azzardo. Molti fra i detrattori del nuovo regolamento hanno parlato di un nuovo proibizionismo, che va a ledere la libertà delle persone. Anna Martinetti replica pacata ma ferma: "Nessun proibizionismo. Chi vuole giocare potrà continuare a farlo. Non si toglierà questa libertà, semplicemente si tenterà di far sì che le fasce più deboli della popolazione, dal ragazzo all’anziano che va giocarsi la pensione, possano scivolare senza ostacoli in questo gorgo. Ho visto tantissime persone rovinate dal gioco, gente che ha commesso crimini per pagarsi questo vizio, lo raccontano le cronache: la politica non può specularci sopra e guadagnarci, ma deve proteggerle. Esiste già un regolamento simile in Lombardia, ma purtroppo non viene fatto rispettare: avere anche nella nostra città un regolamento andrà a incidere in questa direzione, in cui già la nostra polizia locale sta effettuando parecchi controlli e sequestri. Perché dietro le slot spesso c’è il crimine".