Giardini reali a pagamento "A casa nostra si entra gratis"

L’ipotesi nella bozza del Masterplan sul futuro del Parco: è crociata. I 35 ettari di verde non sarebbero più un luogo aperto dove trovare relax

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Non più un grande giardino storico e curato dove trovare un po’ di relax o fare una passeggiata col cane come avviene negli altri spazi verdi urbani di Monza, ma un ambiente naturalistico e architettonico legato alla storia della Villa Reale dedicato alle visite culturali e turistiche e - come avviene per i luoghi d’attrazione - a pagamento. È un cambiamento del punto di vista sui Giardini Reali quello proposto dalla bozza del Masterplan, il piano in discussione sui prossimi interventi da realizzare per il Parco e Villa Raele, una prospettiva diversa rispetto a quella dei giardini pubblici a cui i monzesi sono abituati da decenni che unisce nello stesso progetto di valorizzazione del complesso monumentale della reggia anche i 35 ettari verdi che la circondano e la separano dal resto del parco.

In quest’ottica, e con la realizzazione degli interventi per il recupero di tutti gli elementi caratteristici del giardino all’inglese progettato dal Piermarini assieme al resto della reggia asburgica, l’ingresso ai Giardini Reali è previsto a pagamento. Ma non è la prima volta che a Monza emerge la possibilità di mettere a pagamento i giardini della Villa e, come le altre volte, è un argomento che solleva polemiche. "Dal 2012 ogni tanto salta fuori la folle proposta dei Giardini Reali a pagamento – attacca il capogruppo di Civicamente Paolo Piffer –. Solo chi non conosce Monza e i monzesi può ipotizzare di far pagare un biglietto per entrare in quel luogo. Quei prati sono casa nostra e nessuno può chiederci di pagare il biglietto per entrare in casa". Piffer è pronto a organizzare una raccolta firme di protesta, mentre per il Comune restano valide le posizioni espresse a inizio gennaio dal sindaco Paolo Pilotto e dall’assessora al Parco Arianna Bettin s ul percorso, ancora non concluso, di stesura della versione definitiva del Masterplan su cui il municipio ha presentato le proprie osservazioni.

Conclusa la parte tecnica, ma non quella di confronto sulle scelte strategiche su cui, diceva Bettin, è stato richiesto l’avvio di una fase di partecipazione dei cittadini e di informazione. Ogni questione è, però, rinviata dopo le elezioni regionali, compreso quindi il confronto su un nodo come l’ingresso a pagamento dei Giardini Reali, ma intanto dai banchi dell’opposizione viene incalzato il tema della Villa Reale e delle decisioni sul suo futuro. Si sono ripetute le richieste di un confronto sul Masterplan sia dal consigliere Piffer sia dal consigliere di Fratelli d’Italia Marco Monguzzi che ha chiesto a sindaco e assessora "subito dopo le elezioni un chiarimento in aula inerente la posizione della nostra Amministrazione su un progetto che prevede investimenti regionali di 55 milioni di euro" ma su cui non c’è finora alcun documento ufficiale. Una posizione ribattuta dal consigliere di maggioranza di LabMonza Lorenzo Spedo: "Non dovete chiedere delucidazioni al Comune, ma alla vostra stessa parte politica che sta in Regione".

M.Ag.