
L'ultima edicola di San Fruttuoso chiusa
Gianni ha chiuso l’edicola. L’ultima edicola di San Fruttuoso, popoloso quartiere di Monza (8.000 residenti circa). Tecnicamente è per ora “una sospensione dell’attività” ma appare una decisione irreversibile per la rivendita di giornali davanti alla scuola media Sabin di via Iseo.
“Il gioco non vale più la candela”. Tanto “sbattimento” per pochi guadagni. Perché mandare avanti un’edicola vuol dire alzarsi presto, prestissimo, e finire tardi con una sacco di scartoffie (resi e mica resi)... E ormai (ahinoi) di giornali se ne vendono sempre meno.
Sacrifici che si potevano sostenere un tempo (anni ‘70-‘80) quando le edicole erano “una miniera d’oro”, si diceva e ci campavano bene intere famiglie. E dopo la chiusura dell’edicola Marelli (in viale Lombardia quando ancora c’era il cavalcavia di San Fruttuoso) oggi tocca all’edicola di via Iseo.
Per comprare il giornale (ancora c’è chi lo fa) ora bisognerà andare a San Carlo o Triante. Distanza che molti anziani (praticamente gli unici ad acquistare ancora i quotidiani) a piedi non potranno fare.
Un brutto colpo per chi “Io mica riesco a leggere su quel robo lì (lo smartphone ndr) io voglio avere in mano la carta” e di conseguenza per i giornali (perché ogni edicola che chiude significa, inevitabilmente, meno copie vendute). Meglio chiudere l’edicola e dedicarsi a caffé e panini (sì perché il chiosco di Gianni accanto alla rivendita di giornali ha un bar con tavolini). Il bar non chiuderà. Anzi, magari si amplierà occupando lo spazio di quella che un tempo era l’edicola. Un buon caffè, ma nessun giornale. Molti resteranno senza notizie. I clienti dell’edicola da Gianni probabilmente non potranno leggere nemmeno questa. A meno che non imparino a usare "quel robo lì" (lo smarphone) e trovino questo articolo online. In ogni caso nessuno potrà più restituire loro il gusto di una passeggiata per andare a prendere il quotidiano nell'edicola vicino casa per poi sfoglirselo comodamente una volta tornati nel loro appartamento. Peccato.