Fratelli Pallini, maestri del gelato naturale in cattedra in Australia e Giappone: “Il coraggio premia”

Seregno, Alberto e Alessandro Pallini hanno aperto nel 1995: sono stati pionieri del gelato realizzato solo con prodotti freschi: “All’inizio è stata dura, poi è arrivato il boom”

Alberto Pallini nella sua gelateria

Alberto Pallini nella sua gelateria

Seregno (Monza) – Tanto coraggio e, ormai da una quindicina di anni, anche tanti riconoscimenti: Alberto e Alessandro Pallini, titolari dell’omonima gelateria, sono conosciuti in tutto il mondo. Gestiscono l’attività a Verano Brianza e a Seregno, ma per consulenze sono stati chiamati perfino in Giappone (la Camera di Commercio di Tokyo li ha scelti per l’apertura di una gelateria) e in Australia. Loro, pluripremiati (anche con il massimo dei voti da guide come Il Gambero Rosso o Il Golosario), pensano però a rimboccarsi le maniche affinché il prodotto continui a essere al top.

"Abbiamo fatto una scelta coraggiosa fin dall’inizio – racconta Alberto Pallini – ovvero produrre gelato solo con metodo naturale, prodotti di prima scelta, freschi. Niente semilavorati. La nostra avventura è iniziata nel 1995, quando questo concetto ancora era sconosciuto a tutti. Anche ai clienti: preferivano i gelati degli altri, quelli che si vedono gonfi in vetrina, fatti con prodotti semilavorati. La diffidenza era enorme".

Loro hanno tirato diritto per la loro strada. Cresciuti a Milano, hanno aperto la prima attività a Verano Brianza per puro caso. Poi la gente ha iniziato a scoprire il vero gusto del gelato e a parlarne. La voce è giunta anche agli esperti della gastronomia, che un bel giorno hanno raccontato su una radio nazionale quanto è buono il loro gelato. È stato il boom

"Il passo successivo – raccontano i due fratelli – è arrivato dalla comunicazione. È cambiato il modo di intendere il gelato, quello naturale ora è la normalità". La gelateria Pallini ha punta molto anche sull’ingrediente umano. Qui sono diverse le persone over 50, anche donne, che hanno trovato una nuova possibilità lavorativa. "Qui dev’essere un bel posto anche per chi lavora. Siamo artigiani del gelato, persone all’antica. Non ci interessa essere imprenditori, ci gratifica di più il rapporto umano".