Galimberti Euronics I negozi cambiano insegna

Unieuro acquisisce l’attività di Limbiate, Nova Spa quella di Seregno. Ancora in bilico un centinaio di lavoratori di amministrazione e logistica

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di Gabriele Bassani

Entrambi i negozi brianzoli di Galimberti Euronics sono stati assegnati all’asta giudiziaria: quello di Limbiate è stato acquisito da Unieuro, uno dei principali competitor, mentre quello di Seregno da Nova Spa, altra azienda appartenente al gruppo Euronics e che ha la sua sede centrale a Roma.

Sono in totale 4 su 7 i punti vendita che hanno trovato un acquirente nell’asta pubblica che si è conclusa lo scorso fine settimana e che è stata promossa dal commissario giudiziale Maurizio De Filippo, che dal marzo dello scorso anno è stato chiamato dal ministero per lo Sviluppo Economico a gestire la crisi di Galimberti Spa, dopo che con sentenza del 14 gennaio 2020 il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza. L’assegnazione dei rami d’azienda relativi ai singoli negozi comprende anche i contratti attivi con i dipendenti. Complessivamente viene trovata una nuova collacazione ad un totale di 67 dipendenti, di cui 27 del punto vendita di Limbiate (il più grande tra quelli messi all’asta) e 15 di Seregno. Assegnati anche i negozi di Pavia (13 dipendenti) e di Milano via Solari (12). Restano senza destinazione alternativa altri 49 dipendenti dei negozi e circa un centinaio tra amministrazione (tutta a Limbiate), magazzini e logistica, che sono stati esclusi da quest’asta. Tra gli obblighi dei concessionari acquirenti c’è quello "a proseguire per almeno un biennio le attività imprenditoriali e a mantenere stabili per il medesimo periodo i livelli occupazionali".

L’aggiudicazione deve essere confermata a seguito del versamento entro 10 giorni di una fidejussione pari al 40% del prezzo di aggiudicazione a copertura di eventuali penali e dal saldo totale del prezzo offerto all’atto della stipula del contratto che dovrà avvenire entro 15 giorni, periodo nel quale ci saranno le consultazioni sindacali per l’accordo coi dipendenti che dovranno passare alla nuova azienda. I negozi assegnati potrebbero riaprire con nuove insegne nel giro di un paio di mesi. "Siamo abbastanza soddisfatti per l’esito di questa prima asta, ma restano le preoccupazioni per i dipendenti rimasti esclusi e per i quali chiediamo da subito nuovi bandi di gara", dice Andrea Montanari, della Filcams Cgil di Monza e Brianza. "Allo stesso tempo chiediamo garanzie sulla cassa integrazione straordinaria che vada a tutelare i dipendenti rimasti senza lavoro". La situazione più critica resta quella dei lavoratori della sede limbiatese che non erano in negozio, ma stavano negli uffici al secondo piano dell’ex quartier generale Galimberti Spa che si affaccia sulla Saronno-Monza.