STEFANIA TOTARO
Cronaca

Furti con spaccata, nove a giudizio

Avrebbero commesso decine di furti con spaccata in tutta la Lombardia ai danni di aziende per poi rivendere la...

Avrebbero commesso decine di furti con spaccata in tutta la Lombardia ai danni di aziende per poi rivendere la refurtiva. Ieri per 9 rom, soprattutto originari dell’Est Europa e residenti in campi nomadi milanesi, si è aperta l’udienza preliminare davanti alla giudice del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti per rispondere delle accuse di associazione per delinquere e furto aggravato. La banda era stata sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Monza nel luglio 2020 dopo un lungo inseguimento lungo la tangenziale Nord e Est in cui dal furgone avevano lanciato trapani e altri arnesi per guadagnarsi la fuga. Invece in sei erano stati fermati a ridosso del campo nomadi di via Bonfadini a Milano. In quell’occasione i rom avevano commesso 4 furti in meno di 4 ore tra Cesano, Seveso e Nova Milanese ai danni di aziende attive nel settore della meccanica di precisione e nell’arredamento. Sempre la stessa la tecnica: la banda arrivava a bordo di un furgoncino bianco con targa coperta e utilizzando un muletto o mezzi presenti nei depositi si apriva un varco nel capannone riuscendo a portare via arnesi, attrezzi e computer. Il tempestivo intervento di pattuglie in servizio di controllo del territorio dei carabinieri e della polizia stradale di Arcore aveva permesso di mettere in fuga i membri della banda – padre, due figli e altri tre complici, tutti connazionali – fino alla cattura. Grazie alle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza delle aziende è stato possibile identificare gli altri presunti complici, già noti per precedenti specifici. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm della Procura di Monza Sara Mantovani, hanno poi permesso di aggiungere molti altri furti all’elenco di quelli che sarebbero stati commessi ad Agrate, Caponago e Carate, ma anche in provincia di Milano, Bergamo e Varese.

S.T.