Fondazione Appiani, in concerto da un secolo

La storica scuola di musica dedicata al pianista monzese festeggia al Teatro Manzoni: dal barocco a Morricone, sul palco 14 maestri

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di Cristina Bertolini

Novembre 1932-2022: la Fondazione musicale Vincenzo Appiani compie 90 anni. Li festeggerà domenica, con un concerto al Teatro Manzoni (alle 17, ingresso libero, iscrizione sul sito della Fondazione). Ben 14 insegnanti concertisti spazieranno dal barocco ai romantici, fino ad Astor Piazzolla e al re delle colonne sonore, Ennio Morricone. Un focus sarà dedicato ad una composizione del maestro monzese Giuliano Manzi, autore di numerosi libri di teoria e solfeggio usati in tutti i conservatori. Eredi di una storia iniziata quando Angelo Berti, pianista milanese e Riccardo Malipiero, primo violoncello della Scala, decisero di fondare il Liceo Musicale di Monza. Era il primo novembre 1932 e lo dedicarono al musicista monzese Vincenzo Appiani (1850–1932), pianista e compositore, scomparso l’anno precedente, insegnante di pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi.

La prima sede era nella quattrocentesca Casa degli Umiliati in via Teodolinda (ora Musei Civici della Città di Monza), dal 1936 agli ultimi anni della guerra e poi dal 1972 al 1997. Gli ex allievi ricordano il chiostro e le cascate di rampicanti, la musica di sottofondo mescolata all’atmosfera carica di storia e poesia. Trasferito dal 1997 in via Monte Amiata, insieme alla Biblioteca di Triante, lo spirito è ancora quello di un tempo: insegnare a suonare uno strumento ed entrare nel mondo della musica classica attraverso percorsi differenziati amatoriali e professionali. Nel 1979 il Liceo Appiani è diventato Associazione Culturale e dal 25 giugno 2015 Fondazione Musicale Vincenzo Appiani, riconosciuta dalla Regione Lombardia. "Prima – ricorda il direttore Erminio Della Bassa, in carica dal 2001 – i ragazzi potevano studiare tutti gli anni da noi e poi fare gli esami finali in Conservatorio. Oggi ci si iscrive al Conservatorio dopo la scuola superiore, come a un qualsiasi ateneo. Ma i Conservatori hanno bisogno delle scuole come le nostre per la formazione di base. Si può frequentare un liceo musicale o farsi preparare da una scuola come la nostra, frequentando le superiori in qualsiasi scuola". Gli allievi vanno dai 5 anni (basta saper leggere e scrivere) agli “anta“, fino ai pensionati che recuperano una passione giovanile in corsi amatoriali.

Come Vittorio Crespi, neurologo, allievo della maestra storica Crippa Stradella fino a 18 anni, che ha ripreso recentemente, con eccellenti risultati, spendibili anche nei concerti. Ci sono poi studenti di ingegneria e medicina che vogliono acquisire una seconda formazione, per un secondo lavoro come insegnanti. I docenti sono preparati anche per gestire allievi con disturbi dell’apprendimento e cognitivi.