
Domenica prossima alle 9.30 il ritrovo dei 30 gruppi brianzoli al Parco Beato Don Gnocchi per festeggiare il 15esimo anno della sezione
"Cuore e coraggio", Carnate sull’attenti festeggia il 15esimo anno della sezione di casa degli Alpini ospitando 2mila penne nere in arrivo da tutta la provincia. Domenica prossima, nel borgo del Vimercatese si terrà il raduno annuale: l’appuntamento più atteso. Si apre così una settimana ricca di eventi che avvicineranno il pubblico alla grande festa. C’è la mostra fotografica inaugurata sabato in oratorio e aperta fino al 7 giugno, una carrellata di immagini che racconta la storia del sodalizio fondato nel 2010, e un omaggio a Marcello Spialtini, capogruppo scomparso nel 2021 e a cui è dedicata la Baita, la nuova sede dall’anno scorso.
Oggi, un altro momento importante: la consegna della Costituzione ai ragazzi di terza media; sabato, alle 18, la messa in onore di chi non c’è più e alle 21 il concerto corale con il gruppo “Eredità e tradizione alpina“ di Milano, nato fra gli studenti del Politecnico porta avanti il genere, con loro i giovanissimi cantori dell’ensemble scolastica. Domenica il momento clou: alle 9.30 il ritrovo dei 30 gruppi brianzoli al Parco Beato Don Gnocchi. Dopo l’alzabandiera al monumento dei Caduti, la sfilata con la Fanfara di Asso per le vie cittadine. In chiusura, il passaggio della stecca al gruppo di Meda, che ospiterà il prossimo raduno.
"Vogliamo celebrare la memoria, l’amicizia e i valori che ci uniscono da sempre: disciplina, appartenenza, solidarietà", spiega Roberto Viganò, presidente della sezione di Monza e Brianza. "Gli alpini sono una una risorsa importante per Carnate, sarà bello accoglierli e sfilare insieme a loro", aggiunge la sindaca Rosella Maggiolini. Viganò ha consegnato al Comune il “Libro Verde della Solidarietà“ che raccoglie le attività benefiche del corpo: 5,8 milioni di euro donati in opere e beni alla collettività in tutto il Paese, oltre a 2,5 milioni di ore di volontariato.
Solo nel 2024, dalla Provincia sono stati devoluti 143mila euro e prestate 35mila ore di aiuto a chi ne aveva bisogno. Il raduno non è folclore, "ma un’occasione per rinsaldare l’amicizia, ricordare chi ha servito con onore e trasmettere i valori alpini alle nuove generazioni - sottolinea Viganò -. Conserviamo la memoria ricordando chi è caduto per la libertà e rinnoviamo il giramento al servizio della patria". Un’opera che la sezione carnatese guidata da Giampaolo Simonelli porta avanti con passione e generosità, "soprattutto per i ragazzi, è con loro che cerchiamo di costruire un legame duraturo on tante iniziative".
Bar.Cal.