"Famiglie indebitate, regole per tutti"

MILANO «C’è una logica in questi numeri». Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Conf...

"C’è una logica in questi numeri". Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, la riassume così: "l’effetto Covid, più costi e meno consumi, l’anzianità delle attività, la concorrenza dell’e-commerce".

Commercio e servizi sono i più interessati dall’aumento delle liquidazioni giudiziali.

"Questo settore, che comprende 600mila piccole imprese del commercio e dei servizi, è stato il più colpito dal Covid. Senza fare polemiche, molti aiuti sono stati destinati ad altre tipologie di imprese. Le meno strutturate e le più piccole hanno sofferto, hanno dovuto indebitarsi. Dietro ogni debito c’è una famiglia: con l’inflazione e la crescita dei tassi di interesse accompagnata al crollo dei consumi e all’aumento delle spese energetiche non mi sorprende che molti siano stati costretti ad alzare bandiera bianca".

Citava anche anche la carta di identità delle imprese nella sua sintesi. A cosa si riferiva?

"Più del 60% delle attività ha 30 anni di storia e non ha un cambio generazionale alle spalle. Fatica a stare al passo con i tempi e a un mercato che è cambiato. Questo fattore anagrafico, però, va letto anche positivamente e racconta la grande resilienza delle nostre aziende. L’associazione ha investito nella formazione e nell’aggiornamento per offrire un sostegno importante: è l’aspetto su cui stiamo insistendo di più insieme all’assistenza a chi soffre l’incremento del costo del credito".

Quali altri interventi sono necessari per invertire il trend e limitare il rischio chiusure?

"È necessario far ripartire il mercato dando più fiducia ai consumatori. E dall’altro garantire regole uguali per tutti gli attori che partecipano allo stesso mercato. Le piccole imprese hanno sofferto molto regole diverse di tassazione rispetto ai grandi player dell’e-commerce". L.B.