
Ezio Greggio
Monza, 14 ottobre 2015 - Sei mesi di reclusione trasformati in una pena pecuniaria di 45mila euro. È questa la pena patteggiata oggi davanti al gup del tribunale di monza Pierangela Renda da Ezio Greggio per reati fiscali. La pena è stata concordata da Greggio con la procura di monza dopo che il conduttore televisivo ha firmato una transazione con il Fisco italiano da oltre 20 milioni di euro e ha dimostrato di avere iniziato a pagare le rate milionarie. Al centro dell'inchiesta della guardia di finanza oltre 23 milioni pagati da Mediaset al volto storico di Striscia la notizia dal 2009 al 2013. Somme su cui Greggio avrebbe versato una ritenuta minore grazie alla residenza a Montecarlo e ad una società con sede a Dublino in Irlanda che detiene i diritti di sfruttamento economico della sua immagine.
"Con la non menzione penale, oggi davanti al Tribunale di Monza è stata messa la parola fine ad un contenzioso già chiuso con il fisco italiano oltre un anno fa, accordo e patteggiamento che riguardava società terze, contenzioso rispetto al quale Greggio si è sempre dichiarato del tutto estraneo". Questo il commento che Ezio Greggio, attraverso un ufficio stampa, rilascia dopo il patteggiamento di oggi al Tribunale di Monza a 6 mesi convertita in pena pecuniaria. "Il patteggiamento non è il riconoscimento di alcuna colpa - fatto confermato da sentenze di Corte di Cassazione e vari Tar, che a più riprese hanno negato al patteggiamento valenza di sentenza di condanna, a maggior ragione nel suo caso che si è chiuso senza menzione penale, ma è solo una scelta di strategia processuale voluta dall'Avv. Bongiorno al solo fine di evitare le lungaggini di un processo che avrebbe condotto, senza ombra di dubbio, alla quarta decisione favorevole. Tre sentenze dello Stato Italiano, infatti, sia in sede civile che penale hanno già confermato in questi anni che Greggio è regolarmente residente a Monte Carlo dal 1993, ove tra l'altro è stato eletto Presidente del COMITES (Comitato degli italiani all'Estero), organismo ufficiale riconosciuto dal Presidente della Repubblica e dal Ministero degli Esteri italiani, nonché dal Governo di Monaco". Greggio ribadisce inoltre "di aver sempre regolarmente dichiarato e pagato al fisco italiano tutto il dovuto fino all'ultimo centesimo per le attività professionali svolte in Italia".