Ex sindaco di Seregno al primo giorno di libertà: "Sono vittima di un'ingiustizia"/ VIDEO

Secondo il gip di Monza non sussistono più le esigenze cautelari. L'inchiesta intanto va avanti, per la Procura l'impianto accusatorio rimane solido.

Edoardo Mazza, ex sindaco Seregno

Edoardo Mazza, ex sindaco Seregno

Monza, 31 ottobre 2017 - Il gip del Tribunale di Monza, su parere favorevole del pm Salvatore Bellomo, ha revocato gli arresti domiciliari all'ex sindaco di Seregno Edoardo Mazza e al consigliere comunale Stefano Gatti. L'accusa di corruzione secondo la Procura continua a rimanere solida ma non sussistono più le esigenze cautelari. L'inchiesta ruota attorno alla figura dell'imprenditore Antonino Lugarà che, secondo l'accusa, avrebbe garantito un pacchetto di voti all'ex primo cittadino per ricevere in cambio dei favori, e nello specifico per vedersi accelerata la pratica per la realizzazione di un supermercato in un'area comunale dismessa.

"Mi ritengo vittima di una ingiustizia, ma attendo l'esito degli eventi fiducioso", ha detto Edoardo Mazza che ribadisce di non essere mai venuto a conoscenza delle amicizie di Lugarà e che mai nessuna pressione presso gli uffici competenti è stata fatta per portare avanti la pratica del costruttore in maniera più celere. "Anzi - afferma l'ex primo cittadino - lo stesso Lugarà mi chiamava frustrato perché secondo lui la sua pratica veniva boicottata dal Comune minacciando di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di atti d'ufficio". L'inchiesta, intanto, va avanti e mira a scoperchiare un giro d'affari che, secondo l'accusa, coinvolgerebbe parti attive dell'amministrazione comunale di Seregno e ambienti legati ad organizzazioni criminali.