Monza, l'ex carcere si trasforma: via sbarre e chiavistelli

Nei tremila metri quadrati di via Mentana nascerà un condominio per famiglie in trasferta sui modelli di Londra e Singapore

L'ex carcere di Monza

L'ex carcere di Monza

Addio inferriate, celle, chiavistelli, vetri blindati e torrette di guardia. L’ex carcere di via Mentana 30 si prepara a una nuova vita. Un piano di riqualificazione a cui da tempo stanno lavorando due studi di architetti e ingegneri e che è quasi pronto per essere presentato in Comune. Una bozza di progetto che deve ancora iniziare il suo cammino burocratico, ma che disegna i confini entro cui nascerà una iniziativa immobiliare innovativa. In quegli oltre tremila metri quadrati a pochi passi dalla stazione ferroviaria l’idea è di realizzare uno spazio di co-living. Ma non per ragazzi o studenti. Sarà una sorta di condominio per famiglie. Come solo a Londra e Singapore sono già stati fatti.

Al posto del vecchio carcere sorgerà una palazzina divisa in monolocali, bilocali e soprattutto trilocali, anche se ancora non è stato definito, nel dettaglio, il numero di appartamenti che si riuscirà a ricavare. Ci saranno poi anche delle sale comuni e un asilo nido. Si tratta di unità abitative che verranno messe a disposizione in locazione, per una permanenza che può variare tra uno e due anni, per rispondere alle esigenze in particolare di lavoratori che vengono temporaneamente trasferiti per motivi di servizio. Ad esempio, il manager trasferito in Brianza dalla propria azienda per un determinato incarico non sarà più obbligato a vivere in albergo dal lunedì al venerdì e tornare a casa soltanto nel fine settimana, ma potrà traslocare con la propria famiglia per tutto il tempo in cui sarà necessario. 

Questa, almeno, è la prospettiva delineata per il futuro di quello che, comunque, è stato un simbolo e un pezzo di storia della città di Monza. Nulla o quasi si potrà conservare con l’intervento di riqualificazione dell’area ma c’è l’impegno preciso (e già previsto nella bozza di progetto) di mantenere alcuni elementi che ricordino il passato, come il portale in granito d’ingresso da via Mentana.