
Vimercate, esercitazione antiterrorismo
Vimercate (Monza), 22 giugno 2015 - Soldati in mimetica, sangue, fumogeni e mitra pronti a sparare. L’esercito attacca e i soccorritori dell’Associazione volontari pronto soccorso di Vimercate corrono a salvare i feriti. È scoppiata una vera e propria guerra ieri mattina, nella palestra della scuola elementare Don Milani. Dopo lo scoppio delle bombe però si è realizzato che si trattava solo di un’esercitazione. A guidare la battaglia dalle 8.30 fino alle 11 sono stati gli appassionati di soft air, che per l’occasione si sono trasformati in terroristi. Con le armi sotto il braccio e l’elmetto calcato in testa hanno ferito le 45 “cavie” che si sono prestate al scenografico attacco. Accanto a loro, pronti a intervenire, i sei equipaggi di Avps. Diciotto uomini che si sono fatti spazio tra fumogeni e spari per raggiungere le vittime della carneficina. Sul posto anche i membri della protezione civile, tre medici e la postazione medica avanzata trainata da una macchina motrice e presidiata dai volontari. All’interno della struttura ben otto posti letto da destinare alla terapia intensiva. I feriti sono stati dapprima fatti evacuare su alcune lettighe. I più gravi sono stati subito portati nella postazione. Solo in un secondo momento sono state predisposte le operazioni di trasferimento nelle più vicine strutture ospedaliere.
L’esercitazione è stata organizzata da Avps proprio per simulare una maxi emergenza e sperimentare il metodo Start del triage. Una nuova metodologia regionale su cui i soccorritori devono ancora far pratica. Ricreare un’atmosfera carica di adrenalina ha aiutato loro a imparare a mantenere i nervi saldi. Una prova pratica curata nei minimi dettagli, che è risultata ancora più spettacolare dell’ultima falsa operazione. Lo scorso giugno a essere prese d’assalto erano state le Torri Bianche. L’allarme era stato lanciato dopo un’esplosione a oltre 50 metri di altezza. A terra ferite, sessanta persone. Gli uomini del pronto intervento si erano trovati alle prese con finte intossicazioni, ustioni, contusioni e con amputazioni di arti. «Queste prove sono indispensabili – commenta Marco Magni, coordinatore di Avps Vimercate -. Lo spiegamento di volontari è elevato, ognuno ha il suo ruolo. La fedeltà alla possibile realtà ci è servita per meglio comprendere i meccanismi del nuovo metodo regionale. Una maxi emergenza deve essere gestita in modo perfetto».