ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Ecomostro di Desio, ex torre Autobianchi si abbassa di 20 metri e rinasce

Dopo 13 anni parte il cantiere dell’edificio abbandonato nel complesso del Polo tecnologico. Il progetto prevede edilizia convenzionata e negozi, e un ristorante panoramico a 70 metri d’altezza

Iniziata la 'pulizia' dell'area di cantiere prima dell'avvio dei lavori attorno all'ex torre, che sarà ridimensionata in altezza

Iniziata la 'pulizia' dell'area di cantiere prima dell'avvio dei lavori attorno all'ex torre, che sarà ridimensionata in altezza

DESIO – Si scorge la luce alla fine del tunnel lungo 13 anni che ha caratterizzato la storia dell’ecomostro di Desio: la vecchia torre abbandonata nella zona del Polo tecnologico ex Autobianchi che doveva rappresentare il simbolo della modernità e dell’innovazione in Brianza e invece ne ha rappresentato uno scempio.

Messa in sicurezza

In questi giorni, all’interno del maxi cantiere ormai disabitato da tutto questo tempo, si è iniziato a togliere le ragnatele. Un manipolo di operai e mezzi, infatti, ha preso possesso dell’area per effettuare le operazioni di pulizia dal degrado e messa in sicurezza del piazzale sotto la torre. Le attività preliminari indispensabili per poi avviare le opere di cantierizzazione vera e propria e di ultimazione e riqualificazione dell’immobile. Oltre alla pulizia di sterpaglie, rifiuti, macerie, sono state realizzate delle transennature in legno per definire bene le aree.

Scheletro acquistato per 3,1 milioni

In autunno, quindi, "e comunque entro la fine dell’anno", aveva anticipato il sindaco Simone Gargiulo, il cantiere entrerà nella sua fase pienamente operativa. L’operazione è condotta sotto la regia del Gruppo Colombo di Monza, che si è aggiudicato lo scheletro di 90 metri all’asta, per 3,1 milioni.

Torre più bassa ma con ristorante panoramico

Tre sono gli aspetti cruciali dell’intervento: una considerevole diminuzione delle volumetrie (di oltre il 20%), oltre a una ponderata ridistribuzione dei volumi, con la diminuzione dell’altezza della torre all’altezza minima di 70 metri e riduzione dell’edificio produttivo esistente trasformato in edilizia convenzionata. Al vertice, ci sarà un ristorante panoramico, che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello. Quindi si tratta di un programma funzionale complesso, con il cambio di destinazione d’uso della torre, da terziaria a residenziale, e una destinazione commerciale, con diversi negozi e una media struttura di vendita (di circa 2.200 metri quadri).

Sostenibilità ambientale

"L’intervento sarà ispirato ai principi della sostenibilità ambientale e ai valori della transizione ecologica – ha spiegato l’assessora all’urbanistica Cristina Riboldi al momento delle firme –. In questa prospettiva, le soluzioni adottate per gli spazi aperti contribuiscono in modo sostanziale alla sostenibilità complessiva del progetto".

I viali e il giardino, ma anche il parterre e la doppia piazza, offriranno l’opportunità di mettere a dimora 100 nuove piante. Il primo passo sarà l’abbattimento della testa della torre, che quindi passerà da 90 a 70 metri.

Il progetto prevede anche, sempre per quanto concerne le opere private, la realizzazione di circa 2mila metri quadri da destinare a residenza convenzionata.