E il Monza si prende anche la Cina "A Shanghai ora si tifa biancorosso"

Un gruppo di amici brianzoli capitanati da un italo-peruviano ha aperto il primo club sotto la Pearl Tower

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di Dario Crippa

In mezzo, ci sono un continente, catene montuose, pianure infinite e, in linea d’aria, 9.080 chilometri. Eppure, dal 13 gennaio scorso, la passione che si può respirare nella seconda città più popolosa della Cina e il capoluogo della Brianza, è quasi… la stessa. È nato infatti l’Ac Monza Club Shanghai, il primo di tifosi biancorossi all’estero. Se prima ci si doveva spostare fino a Stradella, nell’Oltrepò Pavese, per trovare il Monza Club più distante (una settantina di chilometri), merito dell’ex giocatore Guido Soldani (95 anni), ora la società di Berlusconi (e Galliani) può fregiarsi di un nuovo primato.

"Tutto nasce da un gruppo di amici - racconta il portavoce, Edgard Amaranti -: io in realtà sono peruviano di origine ma cresciuto a Nonantola, in provincia di Modena. Sono sempre stato appassionato di cultura cinese. Ho studiato cinese all’università Ca’ Foscari di Venezia e, dopo essermi laureato, sono venuto in Cina a vivere e lavorare. E non ho più lasciato questo Paese. Mi ero avvicinato alla sua cultura per i film sulle arti marziali e per la scrittura, volevo scoprire il significato di quei “simboli” che vedevo ogni tanto in giro. Mi sono anche sposato in Cina, mi occupo di economia"

E il Monza che cosa c’entra?

"Vivo a Shanghai e il cuore batte sempre l’Italia. E per il calcio. È stato così che la scorsa estate, quando abbiamo saputo della promozione in serie A del Monza, alcuni dei componenti del nostro gruppo di amici di origine brianzola hanno lanciato l’idea: fondare un club dedicato a questa squadra. Abiamo fra i 36 e i 43 anni, ognuno da bambino tifava per altre squadre, ma l’idea di fare qualcosa di unico col Monza ci ha subito conquistati. Abbiamo contattato la società, anzi speriamo un giorno di incontrare anche Berlusconi e Galliani: abbiamo trovato subito collaborazione e quindi eccoci qua".

Siete il 13esimo Monza Club (2.500 tifosi), il vostro simbolo è la Pearl Tower (alta 468 metri). E voi quanti siete?

"Una ventina hanno già sottoscritto la tessera, ma quelli che hanno dimostrato interesse sono almeno una trentina. Ragazzi ma anche ragazze e credo che potremmo crescere ancora".

Seguite il campionato…

"Guardiamo tutte le partite, ovviamente a distanza, ci ritroviamo organizzando eventi per condividere tutti insieme gli stessi colori".

Che idea vi siete fatti della prima stagione in A del Monza?

"Siamo partiti così così…".

Cinque sconfitte di fila.

"(Ride), beh, direi male, ma l’entusiasmo non si è spento: il motto che abbiamo scelto per il nostro gruppo del resto è “The braves never give up, “I coraggiosi non si arrendono mai”".

Mai mollare, insomma

"E infatti con il nuovo allenatore Palladino la stagione è svoltata, abbiamo cominciato a giocare bene e a vincere".

E adesso?

"Con la Cremonese eravamo in un bar in cui trasmettevano anche il derby di Manchester… beh, alla fine erano tutti davanti al nostro schermo a farci i complimenti. Questo Monza è sempre più bello, anche se gli orari sono difficili, cerchiamo di non perderci un minuto: il fuso orario con Shanghai è di 7 ore, a volte di gioca alle 3 di notte".

Speranze di vedere il Monza dal vivo?

"La Cina è un Paese molto sicuro in cui si vive bene, anche se la lontananza con l’Italia, specie negli ultimi tre anni col Covid e le ristrettezze ferree sugli spostamenti, si è fatta sentire. Abbiamo il sogno di venire all’U-Power Stadium: grazie alla disponibilità della società, siamo riusciti ad assaggiarne la passione prima della gara di campionato contro con la Juventus, abbiamo organizzato una video call, provando dal vivo le emozioni del prepartita: è stato bellissimo, anche perché è arrivata la prima vittoria di questo campionato".

Giocatore preferito?

"All’inizio il mio era Rovella, in fondo confesso che da bambino ero juventino… ma adesso mi piace davvero tanto Carlos Augusto: l’Imperatore entusiasma per agonismo, aggressività, potenza ma mi piacciono tanto anche capitan Pessina e Sensi, che con Rovella costituiscono un centrocampo che fa faville".