DARIO CRIPPA
Cronaca

Droghe già da giovanissimi: “Si comincia anche a 13 anni”. Lo studio dell’Ats Brianza

Tanti casi di cronaca, dal 16enne che rubava psicofarmaci ai baby killer di San Rocco. Le sostanze più abusate sono i cannabinoidi (30%) ma subito dietro c’è la cocaina (28%)

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Il direttore generale di Ats Brianza Michele Brait: strategie di prevenzione e aggancio precoce con i giovani

Monza – Ospedale di Monza, 17 marzo 2023. Un ragazzino di 16 anni e mezzo in piena crisi di astinenza da psicofarmaci mette “a ferro e fuoco“ tutto, aggredisce medici e infermieri, devasta un reparto del San Gerardo di Monza. Aveva rubato in una farmacia, in cui aveva seguito un programma di alternanza scuola-lavoro, 295 scatole di Rivotril, Xanax, EM (ansiolitici e psicofarmaci). Parecchi li aveva utilizzati. Al Reparto di neuropsichiatria infantile del San Gerardo non è la prima volta che si trovano alle prese con vicende del genere.

E pure le pagine di cronaca nera. Come per il ragazzino che, armato di mazza da baseball, aveva riempito di botte un coetaneo per procurarsi i soldi della droga. O come i due baby tossicodipendenti (14 e 15 anni) che avevano ucciso il loro pusher a coltellate quattro anni fa a San Rocco.

Oppure come la ragazza che qualche anno fa era stata sorpresa in uno stato di dissociazione mentale totale mentre dava testate alla palina della fermata dell’autobus.

C’è un problema di giovani e droga. Lo aveva ammesso più volte il direttore del Serd (Servizio Dipendenze) di Monza Giovanni Confalonieri. Ora lo certificano i dati presentati in occasione della prima Conferenza Annuale dell’area Dipendenze organizzata ieri dall’Ats Brianza.

Nel corso del 2023 i Servizi ambulatoriali per le Dipendenze pubblici e privati del territorio ATS Brianza hanno assistito in totale 6.072 persone, 4.643 delle quali della provincia di Monza e Brianza. E per il 46,8% dell’utenza l’età di primo uso di sostanze si colloca nella fascia compresa fra i 13 e 19 anni. Il 3%.I giovani nella fascia di età compresa tra i 13 e i 29 anni in carico ai servizi ambulatoriali per le Dipendenze nel 2023 sono stati 1.078, pari al 17,76 % del totale, così distribuiti: 128 fra i 13 e i 19 anni, 285 fra i 20 e i 24, e 387 fra i 25 e i 29.

A prevalere il Disturbo da Uso di cannabinoidi (30,83%) seguito da Disturbo da Uso di cocaina (28,41%). Le “canne” sono la porta di ingresso, e - come avvertiva sempre Galimberti - “quelle in uso oggi fra i giovani sono diverse da quelle in circolazione trent’anni fa, sono potenziate a volte fino all’80%”. Non solo cannabinoidi e cocaina. “Le strutture segnalano la presenza di casi di soggetti giovani con disturbo da uso di eroina e di più soggetti utilizzatori di sostanze sintetiche, con una concomitanza di abitudini e condotte sessuali di tipo trasgressivo e positivi all’Hiv”.

“Uno dei fenomeni che si osserva nell’area delle dipendenze - sottolinea Antonio Colaianni, direttore sociosanitario dell’Agenzia di Tutela della salute - è la sempre maggior precocità nel consumo e nelle condotte di abuso di sostanze psicoattive, legali e illegali, e nella manifestazione di comportamenti a rischio, quali il gioco d’azzardo.

A fronte di ciò si conferma l’importanza degli interventi di prevenzione e la necessità di individuare nuove strategie preventive rivolte in particolare i più giovani, anche in considerazione della difficoltà di accesso ai servizi da parte di questo target di utenza”. Anche perché la dipendenza a volte si innesta su altri problemi. “Ulteriore cambiamento appare essere l’aumento di pazienti con comorbidità psichiatrica - spiega ancora Colaianni -, un’utenza che richiede interventi multidisciplinari”.

Se nella popolazione al di sotto dei 30 anni la sostanza di principale abuso/dipendenza risultano essere i cannabinoidi (30,83%) la cocaina è comunque la seconda sostanza maggiormente utilizzata (28,41%).

Infine per quanto riguarda l’abuso di alcol, “ si riscontra come ancora attuale la poca sensibilità e consapevolezza di tale problematica che conduce ad accessi tardivi di persone già in fase di cronicità. L’aggancio precoce, per i più giovani, è l’unica strategia, come spiega il Direttore generale di Ats Brianza Michele Brait: “A partire dal lavoro di confronto all’interno della Rete Diffusa Dipendenze (ReDiDi), Ats Brianza ritiene importante promuovere l’integrazione fra i soggetti della rete per individuare strategie di prevenzione e aggancio precoce, con particolare riferimento a utenti giovani; intendiamo promuovere percorsi e modalità di collaborazione, potenziare il lavoro di rete”.