
di Gabriele Bassani
D’ora in poi al fianco del Papa, per tutte le celebrazioni liturgiche, ci sarà un lazzatese. Monsignor Diego Ravelli è stato nominato ieri maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e responsabile della Cappella musicale. Sarà dunque il responsabile di tutti gli allestimenti per le celebrazioni e affiancherà il pontefice durante le stesse. Dal 2013 Monsignor Ravelli era a capo dell’ufficio dell’Elemosineria del Papa. Nato il primo novembre 1965 a Lazzate, monsignor Ravelli è stato ordinato sacerdote nel 1991, non nella diocesi milanese ma per l’Associazione Clericale Pubblica Sacerdoti di Gesù Crocifisso, incardinandosi poi nella diocesi di Velletri-Segni. Nell’anno 2000 ha ottenuto il diploma in Metodologia Pedagogica presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione della Pontificia Università Salesiana a Roma. Dieci anni dopo ha conseguito il dottorato in Sacra Liturgia presso l’Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Urbe. Già dal 1998 era officiale dell’Elemosineria Apostolica, ed è nel 2013 che ne diventa capo ufficio. Dopo aver collaborato con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Papa in qualità di aiutante cerimoniere, nel 2006 è stato nominato cerimoniere pontificio, ed oggi "maestro cerimoniere".
E’ a capo di una struttura di cui fanno parte 7 cerimonieri pontifici, tutti con il titolo di monsignore, provenienti da diversi paesi del mondo a cui si aggiungono 7 "officiali", 4 religiosi e 3 laici (tra cui 3 donne), 3 addetti alla sagrestia, 5 "consultori" e 3 organisti. A Lazzate, monsignor Ravelli, conserva ancora famigliari e tanti amici. Non sono rare le sue visite da queste parti: solo lo scorso mese di agosto ha voluto condividere con un molti lazzatesi un momento di festa per il 30esimo anniversario di sacerdozio, organizzato per lui dal Moto Club Lazzate nell’area del Campo scuola trial del Battù. Nel 2017, proprio a Lazzate, Mons. Ravelli, che quando viene qui preferisce sempre essere chiamato "don Diego", venne insignito della "Pila d’oro", la massima beneremenza civica del paese, per la brillante carriera ecclesiastica e per gli approfonditi studi storici condotti. Monsignor Ravelli è anche uomo di cultura: ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca e alla conservazione di documenti storici ecclesiastici. Durante il pontificato di Benedetto XVI ha pubblicato una delle più complete ricerche teologiche sul primato della cattedra di Pietro.