Dodici mesi da cardiopalma, da Pisa a San Siro

Dodici mesi da cardiopalma, da Pisa a San Siro

Dodici mesi da cardiopalma, da Pisa a San Siro

Un anno da cardiopalma. Dopo una promozione all’ultimo respiro a Pisa, Galliani inizia subito a costruire la squadra per la serie A. A cominciare dal capitano: Matteo Pessina, un ragazzo di Monza, cresciuto in biancorosso ma ormai in rampa di lancio in serie A con l’Atalanta. E poi tanti prestiti, ossatura italiana. Come aveva chiesto Berlusconi. L’avvio non è semplice. Il Monza rivoluzionato paga dazio: cinque sconfitte di fila. In parecchi sorridono sprezzanti: il Monza sembra candidato a retrocedere subito. Alla sesta giornata, vine esonerato mister Stroppa. Al suo posto, nello stupore generale, l’allenatore della Primavera: Raffaele Palladino. In più, deve arrivare la Juventus. Ma accade l’inimmaginabile. La squadra finalmente ingrana, il Vikingo, l’eroe della promozione, segna il primo (e unico) gol sotto la curva Davide Pieri di quest’anno. E firma la prima vittoria in A. Da lì, una marcia esaltante. Vittorie contro Juve ancora, Inter, Napoli. E salvezza con 6 giornate di anticipo: un record.