ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Divorata la siepe di Villa Tittoni. Guerra lampo al parassita killer

Intervento d’urgenza a Desio con insetticida e concime per uccidere il lepidottero infestante e curare il bosso. Se ne sono accorti gli operai comunali, l’insetto si è diffuso anche per colpa dell’inverno particolarmente mite.

Divorata la siepe di Villa Tittoni. Guerra lampo al parassita killer

Divorata la siepe di Villa Tittoni. Guerra lampo al parassita killer

Grossi guai per la storica siepe di Villa Tittoni Traversi. Attaccata da un temutissimo insetto che la sta velocemente divorando. Il Comune di Desio, appena ha saputo dell’assalto in corso, ha iniziato a prendersi cura del bosso presente nel cortile d’onore della prestigiosa Villa. "È stato confermato l’attacco infestante della Piralide del Bosso, il lepidottero in grado di defogliare rapidamente intere siepi in poco tempo, compromettendone la vitalità - spiega il vicesindaco e assessore all’Ambiente Andrea Villa -. L’agronomo incaricato dal Comune ha effettuato una prima relazione nel mese di agosto, appena gli operai comunali hanno notato l’attacco, accaduto già in diverse occasioni nel corso degli anni, confrontandosi con la ditta del verde e concordando le modalità di intervento, nonché di urgenza. Ho chiesto che questi lavori avessero priorità assoluta". Il problema della Piralide che intacca e distrugge le siepi di bosso non riguarda solo Desio, ma gran parte d’Italia, compresi i giardini pubblici e privati. La pianta è stata prontamente curata con un prodotto fitosanitario insetticida non nocivo per la salute, concimata con sostanze organiche e idratata al bisogno. In vista della stagione autunnale si confida che le piante possano rivegetare, così da definire quali piante sostituire e quali coltivare per le future stagioni. "È già in programma un monitoraggio mirato a partire da maggio per verificare l’eventuale presenza recidiva del lepidottero, per evitare che si rilevino nuovi focolai", aggiunge Villa. La siepe ha una conformazione geometrica a labirinto che adorna la rotonda davanti alla facciata del monumento, all’interno del cortile coperto in ghiaia.

La pianta ornamentale costituisce un disegno irregolare con raggio di circa 10 metri e superficie verde coperta dalla siepe superiore ai 300 metri quadrati, di antica origine. Adesso è presa di mira da questa vorace larva con apparato masticatore prima di trasformarsi in una innocua farfalla allo stato adulto. Recentemente si era registrato un calo delle popolazioni, ma quest’anno, anche grazie a un mite inverno, l’insetto si è presentato diffusamente. In considerazione dell’elevato valore storico e ornamentale della siepe, si è intervenuti con la massima urgenza. Adesso, sarà eseguito un monitoraggio settimanale con conseguente verifica della ripresa vegetativa, con eventuale nuovo del trattamento in caso di ricomparsa del lepidottero.