CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Dislessia e discalculia aggravati dalla didattica a distanza

La primaria Tacoli nell’indagine Prisma per valutare i disturbi dell’apprendimento sui bambini

di Cristina Bertolini

La scuola primaria Tacoli (istituto comprensivo Don Milani) ha aderito al progetto Prisma con le insegnanti delle classi 2’ e 3’, per valutare disturbi dell’apprendimento, come dislessia o discalculia, causati o aggravati da Didattica a distanza, quarantene e lockdown. Si tratta di un progetto ampio che raccoglie una sessantina di partner di sei provincie lombarde. Partendo da Monza e Brianza (capofila Consorzio Comunità Brianza), il progetto Prisma coinvolge le province che occupano la zona Sud-Est della Lombardia (Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona), 8 Comuni (tra cui Monza e Seregno), 15 Istituti scolastici comprensivi, 36 cooperative socialiassociazioni, tra cui Antonia Vita Carrobiolo che già si occupa di contrasto alla dispersione scolatica.

"Per il momento - spiegano alcune insegnanti - stiamo svolgendo la formazione, per capire come svolgere l’analisi e come rilevare i dati". Il Fondo per il contrasto delle povertà educative ha deliberato un contributo di 732 mila euro. Il progetto prevede di strutturare patti educativi tramite i quali realizzare laboratori diversificati (robotica, coding, linguaggi artistici, cooperative learning e philosophy for children) in grado di rispondere alle esigenze di tutti i minori coinvolti con programmi personalizzati per le situazioni più fragili.

Saranno organizzati laboratori per il rafforzamento delle competenze didattiche e attività a supporto del passaggio tra i diversi ordini scolastici. In particolare, i ragazzi con bisogni speciali o disturbi dell’apprendimento (Dsa) saranno affiancati da un educatore nella fase di inserimento nella nuova scuola, inoltre saranno predisposte attività di screening per individuare i ragazzi affetti da Dsa.

Il progetto intende anche costituire dei presidi territoriali stabili di pedagogia attiva, aperti a tutta la cittadinanza, in cui realizzare attività formative digitali. Da attivare una rete di famiglie volontarie, titolari di corresponsabilità educativa; percorsi educativi per famiglie e docenti con uno sportello di consulenza pedagogica. I destinatari sono 6.300 minori (di cui 150 tra Monza e Seregno), 620 nuclei famigliari, 650 docenti ed educatori e 260 operatori.