STEFANIA TOTARO
Cronaca

Discariche abusive nel mirino. Blitz della Finanza su tre aree

Sequestrate 3.100 tonnellate di rifiuti su terreni di Varedo e di una onlus a Triuggio. Quattro persone denunciate. Decisivi i sorvoli con elicotteri di ultima generazione.

Discariche abusive nel mirino. Blitz della Finanza su tre aree

Una delle aree finite sotto sequestro è compresa nei confini del Parco della Valle del Lambro

Terreni trasformati in discariche abusive con montagne di rifiuti, anche pericolosi, tra cui un’area di proprietà di una onlus nel comune di Triuggio.

Li hanno scoperti i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Monza, che hanno sequestrato 3100 tonnellate di rifiuti misti, speciali e pericolosi e denunciato 4 responsabili alla Procura.

I finanzieri hanno individuato, in collaborazione con la polizia provinciale di Monza, un terreno di 6.850 metri quadrati della onlus di Triuggio e due aree per complessivi 6.000 metri quadrati possedute da società operanti nell’edilizia a Varedo. L’operazione è stata resa possibile grazie a una preventiva mappatura del territorio su ampia scala effettuata dalle Fiamme Gialle brianzole con la collaborazione della sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese, attraverso specifici sorvoli con elicotteri equipaggiati con tecnologia di ultimissima generazione. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Monza e gli operatori della polizia provinciale hanno poi perquisito le aree individuate per procedere alla caratterizzazione dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie.

Trovato un deposito costruito abusivamente e scoperti anche rifiuti classificabili come pericolosi, tra i quali un autocarro, un trattore e un generatore a gasolio in evidente stato di abbandono, che sarebbero dovuti essere avviati allo smaltimento. L’attività ha permesso di sottoporre a sequestro complessivamente 3.100 tonnellate di rifiuti misti speciali, pericolosi e non, consistenti in materiale ferroso, provenienti da demolizioni industriali oppure da lavori edili, R.A.E.E. (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) derivanti da impianti dismessi come strumentazione fuori uso e batterie, oltre a rifiuti da giardinaggio (cassette di plastica, vasi, reti metalliche, tubi da irrigazione), parti di veicoli, come sedili e pure centinaia di pneumatici, rifiuti di lana di vetro e lana di roccia, vetro e mobili. Quattro i denunciati per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, di cui uno anche responsabile di abuso edilizio e paesaggistico in relazione ad una delle aree individuate, ricompresa nel Parco della Valle del Lambro. Sono in corso gli accertamenti per la messa in sicurezza dei siti e la verifica dell’eventuale contaminazione ambientale, visto che sono state rilevate anche tracce di roghi.