
Quindici mesi di reclusione e 12mila euro di multa ciascuno, risarcimento per Legambiente. L’indagine e il sequestro erano partite dopo le segnalazioni dei cittadini del quartiere Sant’Albino.
Condannati padre e figlio per gli abusi nell’area di via della Offelera. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Monza Carlo Ottone De Marchi, che ha inflitto la pena di 15 mesi di reclusione e 12mila euro di multa ciascuno a Salvatore Fichera, 54 anni e al figlio Angelo, 32 anni, per il reato di inquinamento ambientale, che ricomprende anche le altre fattispecie che prevedono una contravvenzione, abuso edilizio e discarica abusiva. È stata riconosciuta la circostanza attenuante di avere bonificato il terreno prima dell’apertura del processo, bonifica che preclude la confisca. È stata anche condannata per inquinamento ambientale la società “LTF srl“ al pagamento di una sanzione amministrativa di 65mila ed è stato disposto il risarcimento dei danni di 6mila euro a Legambiente Monza che si era costituita parte civile. L’accusa era quella di avere trasformato illecitamente parte del terreno di via della Offelera in deposito e officina per i camion della loro ditta di trasporti. Nel 2019 quest’area era stata posta sotto sequestro preventivo dalla polizia locale su ordine del Tribunale di Monza. Secondo l’accusa nel deposito, dove erano stati costruiti anche due capanni, c’era un distributore di carburante per i mezzi a uso aziendale ed erano presenti decine di pneumatici per la manutenzione dei camion. A fare partire le indagini della squadra di polizia giudiziaria specializzata in tutela ambientale della Procura di Monza, coordinata dalla pm Cinzia Citterio, erano state le denunce presentate dai cittadini del quartiere Sant’Albino che vedevano il polmone verde al confine anche con Agrate Brianza, Brugherio e Concorezzo disboscarsi giorno per giorno e lamentavano i rumori di accensione dei mezzi pesanti all’alba. Della questione si era interessata anche Legambiente Monza ma, secondo l’accusa, i titolari della ditta di trasporti avevano continuato a organizzare la loro attività imprenditoriale. "Un atteggiamento del tutto indifferente" di fronte fu segnalato nei confronti di padre e figlio dal gip monzese nell’ordinanza che aveva disposto il sequestro preventivo dell’area, da cui tutti i mezzi pesanti e le vetture presenti erano stati fatti sgomberare. Nel maggio 2021 in via della Offelera erano arrivate le ruspe a demolire le baracche abusive e abbandonate, alcune anche sui terreni poi divenuti nel 2020 di proprietà del Comune dopo l’intervento sui manufatti ritenuti abusivi. Gli imputati hanno sempre negato le accuse e ricorreranno in appello contro la sentenza di condanna.