CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il robot entra in corsia. A Monza l’AI anti cancro

Nuovo software arma decisiva per la cura del tumore alla prostata. Andrea Gregori: "Diagnosi precocissima e una migliore chirurgia mininvasiva".

Al San Gerardo l’innovativa tecnica diagnostica per il tumore della prostata

Al San Gerardo l’innovativa tecnica diagnostica per il tumore della prostata

Al San Gerardo l’Intelligenza Artificiale viene in aiuto per individuare il tumore della prostata. Al via dai giorni scorsi l’utilizzo della biopsia prostatica con sistema UroNavigator. Con l’acquisizione del sistema UroNavigator, la struttura complessa di Urologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori si è dotata di una tecnica che permette di effettuare la cosiddetta “biopsia prostatica fusion“, per la diagnosi del tumore alla prostata, in maniera innovativa. Grazie a un software che sfrutta l’intelligenza artificiale, la fusione delle immagini ecografiche con quelle ottenute dalla risonanza magnetica viene eseguita automaticamente, riducendo la possibilità di errore dell’operatore. Il sistema è già a disposizione dei pazienti in carico all’Urologia del San Gerardo. L’introduzione di questa innovativa tecnica diagnostica conferma l’attenzione della Fondazione IRCCS San Gerardo per le patologie tumorali. Il valore aggiunto di questo tipo di biopsia rispetto alle tradizionali tecniche diagnostiche è l’individuazione più efficace e mirata della massa tumorale della prostata. "Tramite questa tecnologia è possibile ottenere una diagnosi precocissima, una migliore applicazione della chirurgia mininvasiva robotica e una precisa valutazione dello stadio della malattia - spiega il dottor Andrea Gregori, direttore della struttura complessa di Urologia del San Gerardo - Il tumore della prostata è una patologia molto complessa da gestire, sia dal punto di vista clinico che chirurgico, per la quale la fiorente letteratura e la ricerca offrono già una prospettiva terapeutica molto ampia. Trattandosi del tumore più frequente tra le patologie urologiche, la diagnosi precoce è fondamentale". In termini tecnici, la biopsia fusion è una tecnologia che consente di effettuare una fusione in tempo reale tra le immagini prodotte dalla risonanza magnetica multiparametrica della prostata e quelle ottenute tramite l’ecografia transrettale. Il software, attraverso l’elaborazione dell’intelligenza artificiale, coadiuvato dall’urologo, elabora una mappa tridimensionale della prostata del paziente, identificando con precisione i target, cioè i punti dove c’è un elevato sospetto di tumore prostatico. I prelievi effettuati durante la biopsia fusion sono mirati e meno numerosi rispetto alla metodica tradizionale, con riduzione dei possibili effetti collaterali.