
La provincia di Monza e Brianza si piazza al secondo posto in Lombardia dopo Milano per numero di istanze d’aiuto presentate nel 2024 da parte di imprese e consumatori per sovraindebitamento
MONZA – Sovraindebitamento, il 2024 è stato l’anno con il picco più alto di depositi di istanze con le richieste d’aiuto da parte di imprese e consumatori. E la provincia di Monza e Brianza si piazza al secondo posto in Lombardia dopo Milano.
Il preoccupante bilancio emerge dai dati della Camera Arbitrale di Milano, società partecipata della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che con il suo Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione controllata si occupa dal 2017 delle crisi da eccesso di debito del consumatore, della impresa minore (sotto soglia fallimentare) e di realtà specifiche come l’impresa agricola, la start up o le associazioni professionali.
Dal 2016 si è assistito a un generale progressivo incremento di anno in anno del numero di istanze depositate in Tribunale, che ha visto una battuta d’arresto solo nel periodo della pandemia, complice anche l’intervento della legislazione d’urgenza, che ha di fatto cristallizzato le situazioni debitorie. Il 2024 conferma la tendenza, già in essere nel 2023, di una crescita delle richieste di aiuto da parte dei piccoli imprenditori e dei consumatori, afflitti da crisi economiche e patrimoniali per eccesso di debito.
Sono state 298 le nuove domande depositate nel 2024, dato in crescita del 7,7% rispetto al 2023. Nella maggior parte dei casi (59%) è un consumatore a presentare l’istanza. Per la restante parte, invece, si tratta di un imprenditore. In un anno è cresciuto del 22% il numero dei consumatori che presentano l’istanza. La procedura più utilizzata è quella della liquidazione controllata, nel 72% dei casi. Dando uno sguardo ai territori, risulta che il 27% delle pratiche depositate nel 2024 proviene dal territorio di Milano, il 22% da Monza, l’11% da Como, il 10% da Pavia, il 9% da Lodi, il 7% da Cremona, il 6% da Lecco, il 5% da Busto Arsizio e, infine, il 3% da Varese. L’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione controllata della Camera Arbitrale di Milano è stato istituito a fine 2016. Nei primi 3 anni di attività ha registrato una progressiva crescita del numero delle domande depositate: 84 nel 2017, 189 nel 2018, 263 nel 2019.
Il 2020, anno singolare, ha chiuso con un calo delle istanze depositate del 53%, anche a causa della legislazione d’emergenza, che ha cristallizzato le situazioni finanziarie degli operatori economici. Nel 2021 si rileva una ripresa consistente dell’attività, anche a seguito dell’introduzione delle modifiche normative della legge sul sovraindebitamento. Nel 2022 l’attività resta stabile in linea con i dati dell’anno precedente. Nel 2023 e nel 2024 si assiste a una crescita significativa e lineare del numero delle domande di accesso al servizio (278 nel 2023 e 298 nel 2024).
Confrontando il 2023 con l’anno scorso risultano pari a - 9% le istanze presentate dalle imprese o da ditte individuali, mentre + 22 % la quota dei consumatori che non riescono più a fare fronte ai debiti contratti. L’Organismo si pone come un servizio di utilità sociale ed economica. Aiuta il consumatore e il piccolo imprenditore a risollevarsi e a trovare una possibile via d’uscita per far ripartire la propria attività, svolgendo così una fondamentale funzione per il tessuto imprenditorale e la tenuta economica del territorio. Alla presentazione dell’istanza per il rientro del debito o per la liquidazione del patrimonio da parte del debitore, l’Organismo, il Gestore della crisi e un Giudice delegato valutano la fattibilità delle soluzioni possibili in ogni caso, rilasciando una relazione che poi dovrà essere vagliata dal Tribunale. Non può accedere chi è già soggetto ad altre procedure concorsuali.