Davyd, campione in carrozzina "Ma sul treno non puoi salire"

L’odissea del giovane per tornare a casa da Porta Garibaldi

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di Barbara Apicella

A Villasanta fermata ’vietata’ per i passeggeri costretti sulla sedia a rotelle. Come Davyd Andryiesh, 21 anni, studente universitario che vive in paese e nei giorni scorsi ha rischiato di non poter tornare a casa in treno. Davyd, originario dell’Ucraina ma che dall’età di 4 anni vive con i genitori e il fratello a Villasanta, è affetto da una grave disabilità motoria che, comunque, non gli ha mai impedito di muoversi sulla sua sedia a rotelle elettrica e di praticare persino lo sport a livello agonistico inanellando numerose vittorie nelle gare di handbike e di nuoto. A causa di un problema al momento della nascita Davyd è costretto sulla sedia a rotelle. Ma questo per lui non è mai stato un limite fino a quando, settimana scorsa, si è imbattuto in un problema di trasporti.

Davyd la mattina si è recato in università. In treno. Come sempre. Iscritto alla facoltà di Linguaggi dei media in Cattolica dopo aver sostenuto un esame è ritornato a casa. Raggiunta però la stazione di Milano Porta Garibaldi ha trovato un problema. "Come sempre sono salito sul Besanino che mi riporta a casa – ha spiegato –. Per me è molto comodo: abito non lontano dalla stazione e quindi posso muovermi con estrema facilità. Prima della partenza un addetto di Trenord si è avvicinato e mi ha chiesto gentilmente dove dovevo scendere. Quando ho annunciato che la mia fermata era Villasanta mi ha spiegato che non sarei potuto scendere a Villasanta, perché quella fermata non sarebbe stata in sicurezza per le persone che, come me, sono sulla sedia a rotelle". Davyd è rimasto di stucco.

"Già in passato qualche volta mi era capitato di avere avuto difficoltà a salire e scendere dalla fermata di Villasanta a causa di una sorta di dislivello tra il treno e le banchine peraltro rinnovate nel 2017 in occasione della visita del Papa a Monza. Ma questo non era mai stato un problema. Mi sono quasi sempre arrangiato, avvalendomi anche della cordialità di qualche passeggero che mi aiuta quando mi vede un po’ in difficoltà". Ma settimana scorsa non c’è stato nulla da fare. L’addetto di Trenord ha spiegato a Davyd che non sarebbe potuto scendere a Villasanta. "Nel frattempo gli operatori di Trenord si sono adoperati per trovare una soluzione: a casa dovevo arrivare, ma non potevo certo scendere a Monza. I passeggeri sono stati pazienti e dopo quaranta minuti il treno è ripartito e io grazie all’aiuto di un poliziotto e di alcuni pendolari sono potuto scendere a Villasanta". Da Trenord riferiscono che il treno sul quale era salito il giovane brianzolo per un problema tecnico non gli permetteva di effettuare il viaggio in sicurezza.

L’azienda – che si scusa con il passeggero – ha così provveduto a sostituire il convoglio permettendo a Davyd di viaggiare in sicurezza e di scendere alla fermata di casa. Davyd, archiviata questa esperienza, sollecita però un rapido intervento per evitare che episodi simili si ripetano. "Se il problema è della banchina bisogna intervenire e sistemarla. Soprattutto adesso che quella di Villasanta è diventata una sorta di fermata turistica. Infatti adesso si chiama Villasanta-Parco ed è un punto di riferimento per le persone che anche da fuori provincia vogliono raggiungere il parco di Monza con il treno. Nel 2023 bisogna porre massima attenzione al tema dell’accessibilità anche ai mezzi di trasporto pubblici che devono essere utilizzabili da tutti. È un diritto fondamentale. Non posso pensare che per raggiungere Milano senza problemi debba usare l’auto, con tutti i problemi di inquinamento, traffico e parcheggi che ci sono nel capoluogo. Voglio continuare a spostarmi in treno".