Davide Erba: le minacce ai giocatori? Una metafora. L’audio che fa tremare il Seregno

"Dobbiamo sbranarli, ucciderli", dice ai giocatori il presidente dimissionario Erba, che si difende: "Mi pento, ma erano parole in gergo"

proprietario unico del Seregno Calcio Davide Erba

proprietario unico del Seregno Calcio Davide Erba

Seregno, 10 dicembre 2021 - Qualcuno lo ha definito il "metodo Seregno" e non con una accezione positiva, ma in riferimento alle violenze accadute in campo durante gli allenamenti e negli spogliatoi tra compagni di squadra, denunciate ai carabinieri e sulle quali starebbero già indagando da qualche giorno la magistratura ordinaria e quella sportivaProcura di Monza e Procura Federale avrebbero anche già convocato giocatori e tecnici per fare luce su quanto accaduto e alcuni si sarebbero già presentati nelle sedi istituzionali e raccontato la loro versione dei fatti. Ma fuori dalle aule la polemica non accenna a placarsi e le parti continuano a punzecchiarsi. Da una parte il presidente dimissionario ma proprietario unico del Seregno Calcio Davide Erba, dall’altra l’ex direttore generale Ninni Corda, licenziato l’altra settimana nonostante un contratto triennale.

L’ultima bomba di questa intricata vicenda è stata la pubblicazione del contenuto di un messaggio vocale risalente alla vigilia della partita Padova-Seregno di oltre due mesi fa (3 ottobre, finì 1-1) in cui è riconoscibile la voce di Erba che invita i suoi giocatori a "sbranare" e "uccidere" gli avversari. E tanto altro corredato da un linguaggio non certo da educanda. Un file audio – pare – in circolo su Whatsapp da parecchie settimane e, secondo Davide Erba, intervenuto ieri sera in diretta sulla pagina Facebook del club, "…fatto uscire ad arte proprio in questi giorni appositamente per nascondere altre situazioni che hanno rilevanza penale".

Ed Erba prosegue: "L’audio è mio, sono pentito e ho già chiesto scusa a chi è stato citato. Spiace solo che sia stato strumentalizzato. Un messaggio ha un certo valore a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Ho usato un linguaggio che definirei metaforico-iperbolico. Nel calcio spesso si spendono parole forti. Se io parlo di uccidere qualcuno significa batterlo sul campo e niente di più. Era un audio rivolto a un target ben preciso della mia squadra. Ho già chiesto scusa, i giocatori ci hanno riso sopra perché hanno capito il senso…".

Davide Erba parla di due grandi errori nella sua gestione societaria da agosto a oggi. Il primo è aver inoltrato quel messagio audio, il secondo è quello di avere contrattualizzato Ninni Corda a cui aveva dato carta bianca nella scelta dei giocatori. "Sapevo che aveva avuto alcune problematiche in passato, ma mi ritengo un garantista, era giusto dargli una possibilità. Ora posso affermare con certezza che Corda all’interno della società fa tutto. Lui vuole il controllo totale della situazione, utilizza un metodo totalizzante volto a spogliare della dignità le persone che con lui lavorano, tranne i due giocatori fedelissimi Anelli e Gentile. Abbiamo assistito a una prevaricazione totale del gruppo dei giocatori, compreso l’allenatore. Quando sono stato avvertito dai ragazzi e dai tecnici di tutta una serie di episodi gravi che stavano accadendo, allora ho agito".

"Corda non ha mai ricevuto nessuna querela dai calciatori per minacce o per metodi poco ortodossi che avrebbe utilizzato. Se dovessimo essere chiamati dalla magistratura sportiva o da quella ordinaria porteremo la documentazione che dimostra la nostra innocenza" ha detto Paolo Lavagnino, l’avvocato di Ninni Corda. Corda che sarebbe in possesso di altro materiale "compromettente", oltre all’audio di Padova-Seregno già noto. Insomma, la questione a livello mediatico non sembra essere finita qui. La società ha anche smentito categoricamente le dichiarazioni, poi corrette e alleggerite, del presidente del Trento (contro cui il Seregno ha giocato e vinto sabato scorso) Mauro Giacca secondo cui giocatori e dirigenti della squadra azzurra avrebbero festeggiato dopo l’infortunio di Caporali colpito duro da Gaetano Vitale (squalificato quattro turni dal Giudice Sportivo). Insomma, ambiente a dir poco elettrico a Seregno, il tutto alla vigilia della sfida più sentita contro il Lecco in programma domenica pomeriggio al Ferruccio. Qualche anno fa fu teatro di piccoli incidenti tra le tifoserie, ma i buoni rapporti tra i due club, tra Erba e Paolo Di Nunno contribuiranno alla distensione degli animi. E ce n’è davvero tanto bisogno.