ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Dalla mafia al sociale Nella villa confiscata l’Aias potrà riabilitare con orto e sport therapy

Assegnata un’area di 3.500 metri quadri tolta alla criminalità al termine di un lungo contenzioso finito davanti al Tar . Pronto ora a nascere un polo sociosanitario per bimbi e adulti disabili.

Dalla mafia al sociale  Nella villa confiscata  l’Aias potrà riabilitare  con orto e sport therapy

Dalla mafia al sociale Nella villa confiscata l’Aias potrà riabilitare con orto e sport therapy

di Alessandro Crisafulli

Un altro bene confiscato alla criminalità che rinasce, mettendosi al servizio della comunità e in particolare di chi ha più bisogno. Succede a Desio, dove un ampio comparto alla periferia della città, tra le vie Ferravilla e Per Bovisio, verrà riqualificato, trasformandosi in un polo sociosanitario per la riabilitazione di bambini e adulti con varie forme di disabilità. Con tanto di particolari aree sportive dedicate e un centro per l’autonomia e la formazione professionale. Un progetto ambizioso, dal valore di 1 milione di euro, che è stato presentato da AIAS Monza, l’associazione per l’assistenza agli spastici. E che si svilupperà in un’area di circa 3.500 metri quadri. Nei giorni scorsi, con la relativa delibera di Giunta, si è chiuso l’iter di assegnazione del comparto. Che è stato quanto mai complesso e controverso, visto che è partito un paio di anni fa e ha visto un scontro a colpi di carte bollate, causato dal ricorso al Tar da parte dell’associazione Auto Amica, sconfitta nella gara pubblica.

Nel novembre dello scorso anno l’associazione che si occupa di trasporti per le persone che necessitano assistenza, attraverso il suo avvocato, si è appellata al Tribunale Amministrativo Regionale, che però non ha rilevato vizi o irregolarità nella procedura. Il Comune, quindi, ha ratificato il via libera all’assegnazione, che avrà durata di 20 anni: un periodo piuttosto corposo durante il quale AIAS avrà modo di recuperare l’investimento, che è a suo carico. Una storia che ha il suo inizio oltre 15 anni fa, nell’aprile del 2007, quando i proprietari ricevono un ordine di demolizione per alcune opere edilizie realizzate abusivamente. L’ordinanza non fu mai eseguita. "Nelle more del procedimento di carattere edilizio il bene veniva interessato da sequestro e poi confisca definitiva ed inserito tra quelli dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata", spiega il Comune.

Il compendio è composto da una villa di circa 415 metri quadrati con un cortile cementato di altri 400 metri. Quindi un terreno agricolo di quasi 2.800 metri e un capannone allo stato semigrezzo. Il tutto dovrebbe prendere il nome di “Aias Desio Inclusive Village”. "Prevederà un centro di riabilitazione con delocalizzazione della sede di Monza per agevolare l’utenza dei Comuni limitrofi - delinea l’associazione all’interno del progetto -; un centro diurno continuo, destinato ad attività riabilitative; un Servizio di Formazione all’Autonomia in prevalenza dedicato a giovani di età fra i 15 e 25 anni; un centro sportivo, ludico, ricreativo, mediante attività di sport-therapy ed orto-therapy a supporto sia degli interventi di riabilitazione che per lo Sfa, al fine di facilitare l’inclusione delle persone con disabilità". Ci saranno quindi anche laboratori, aule didattiche, sale conferenze, uffici amministrativi. E un’area sportiva con una tenso-struttura, una piccola zona golf e altre attrezzature. Alcuni degli immobili saranno realizzati e messi in funzione, salvo imprevisti, secondo il cronoprogramma, già per l’inizio del prossimo anno. Mentre l’intero Villaggio dovrebbe essere pronto per l’inizio del 2025. Diventando un fiore all’occhiello, dal punto di vista socio-sanitario, per la città, con un bacino di utenza previsto piuttosto ampio.