FABIO LUONGO
Cronaca

Dalla luce ai giardini. Le mostre raccontano tutto il fascino dell’arte

L’ArcGallery di via Spalto Piodo indaga la dialettica del contemporaneo. Alle Serre della Villa Reale saranno protagoniste le “Corrispondenze interrotte“.

Dalla luce ai giardini. Le mostre raccontano tutto il fascino dell’arte
Dalla luce ai giardini. Le mostre raccontano tutto il fascino dell’arte

L’utilizzo della luce da parte degli artisti come mezzo espressivo per creare effetti, atmosfere e significati simbolici di vario tipo. E poi il rapporto conflittuale dell’uomo con l’ambiente naturale. Sono i temi che indagano, con l’occhio e la mano di diversi autori, due mostre collettive allestite in città grazie ad alcune gallerie d’arte monzesi.

Esposizioni che mettono in fila dipinti, sculture e installazioni di una ventina di artisti affermati, anche brianzoli. Così nei locali della ArcGallery di via Spalto Piodo, in pieno centro storico, fino al 7 novembre si potrà scoprire “La dialettica della luce”, una mostra curata da Fortunato D’Amico e composta da opere di Max Marra, Mario De Leo, Raffaele Cioffi, Daniela Forcella, Bruno Bani, Pina Inferrera, Giovanni Lombardini e Daniela Pellegrini. Partendo dall’assunto che la luce è uno degli elementi principali dell’arte contemporanea, gli 8 autori provano a dare la loro interpretazione con tele, sculture e fotografie elaborate in cui la luce coinvolge i colori, i materiali, le forme e le ombre. "L’introduzione dell’elettricità e delle tecnologie luminose ha aperto nuove possibilità creative", spiegano gli organizzatori della mostra. Visite dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 19, il giovedì e sabato anche la mattina dalle 11 alle 13. Sempre lo zampino della ArcGallery c’è poi anche in un’altra mostra collettiva, allestita nel giardino delle Serre della Villa Reale: qui la galleria di via Spalto Piodo insieme alle gallerie monzesi Amerigo, LeoGalleries, Montrasio Arte e Villa Contemporanea e alle associazioni culturali Arti""sta e MiMuMo-MicroMuseoMonza, in collaborazione col Comune, hanno dato vita all’esposizione all’aria aperta intitolata “Corrispondenze interrotte”. Si tratta di sculture e installazioni di 11 autori che dialogano con l’ambiente in cui sono inserite, tra suggestioni visive e rimandi culturali, interrogando il rapporto tra l’essere umano e la natura.

Fino al 10 dicembre vi si possono ammirare le opere “Nuova vita” di Ambro Moioli, “In ascolto” di Carlo Guzzi, “Rencontre” di Giovanni Ronzoni e “Kimono” di Elena Bisignani. E poi “Blow up” di Giuse Maggi, “Crolli” di Alberto Gianfreda, “Breva” di Sonia Scaccabarozzi e “Carrousel des reves” di Valeriangelini, “Heavy dog kiss” di Dennis Hoppenheim, “City reflection” di Nadia Galbiati e “Cerbero” di Anna Turina.