
L’utilizzo della luce da parte degli artisti come mezzo espressivo per creare effetti, atmosfere e significati simbolici di vario tipo. E poi il rapporto conflittuale dell’uomo con l’ambiente naturale. Sono i temi che indagano, con l’occhio e la mano di diversi autori, due mostre collettive allestite in città grazie ad alcune gallerie d’arte monzesi.
Esposizioni che mettono in fila dipinti, sculture e installazioni di una ventina di artisti affermati, anche brianzoli. Così nei locali della ArcGallery di via Spalto Piodo, in pieno centro storico, fino al 7 novembre si potrà scoprire “La dialettica della luce”, una mostra curata da Fortunato D’Amico e composta da opere di Max Marra, Mario De Leo, Raffaele Cioffi, Daniela Forcella, Bruno Bani, Pina Inferrera, Giovanni Lombardini e Daniela Pellegrini. Partendo dall’assunto che la luce è uno degli elementi principali dell’arte contemporanea, gli 8 autori provano a dare la loro interpretazione con tele, sculture e fotografie elaborate in cui la luce coinvolge i colori, i materiali, le forme e le ombre. "L’introduzione dell’elettricità e delle tecnologie luminose ha aperto nuove possibilità creative", spiegano gli organizzatori della mostra. Visite dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 19, il giovedì e sabato anche la mattina dalle 11 alle 13. Sempre lo zampino della ArcGallery c’è poi anche in un’altra mostra collettiva, allestita nel giardino delle Serre della Villa Reale: qui la galleria di via Spalto Piodo insieme alle gallerie monzesi Amerigo, LeoGalleries, Montrasio Arte e Villa Contemporanea e alle associazioni culturali Arti""sta e MiMuMo-MicroMuseoMonza, in collaborazione col Comune, hanno dato vita all’esposizione all’aria aperta intitolata “Corrispondenze interrotte”. Si tratta di sculture e installazioni di 11 autori che dialogano con l’ambiente in cui sono inserite, tra suggestioni visive e rimandi culturali, interrogando il rapporto tra l’essere umano e la natura.
Fino al 10 dicembre vi si possono ammirare le opere “Nuova vita” di Ambro Moioli, “In ascolto” di Carlo Guzzi, “Rencontre” di Giovanni Ronzoni e “Kimono” di Elena Bisignani. E poi “Blow up” di Giuse Maggi, “Crolli” di Alberto Gianfreda, “Breva” di Sonia Scaccabarozzi e “Carrousel des reves” di Valeriangelini, “Heavy dog kiss” di Dennis Hoppenheim, “City reflection” di Nadia Galbiati e “Cerbero” di Anna Turina.