
di Alessandro Crisafulli
E’ stato il capitano che più a lungo ha retto il timone della compagnia dei carabinieri di Desio. Oltre sei anni. Lo ha fatto saldamente. Facendosi apprezzare da tutti. Mettendo a segno delle operazioni molto importanti, basta pensare allo sradicamento delle pericolose bande dello spaccio dall’area ex Snia e dal parco delle Groane.
Risolvendo casi molto complessi, come l’omicidio di Natale di Michelangelo Redaelli nel 2017 a Solaro e soprattutto il killer del tallio di Nova, Mattia Del Zotto. Ieri, il maggiore Mansueto Cosentino, ha fatto le valigie e salutato tutti, nella caserma di via Caduti di Nassirya. Navigatore puntato verso Firenze, dove assumerà il comando di una Compagnia Allievi presso la Scuola Marescialli. Altro giro, altra corsa. Ma senza dimenticare questo lungo periodo da "brianzolo".
"Dopo oltre sei anni sono tanti i ricordi – ha detto anche durante il saluto alle autorità, ai colleghi e agli amici più cari, a Villa Borromeo di Cesano – e mi perdonerete se oggi mi sento anche io un po’ brianzolo. Ciò che caratterizza una città, un territorio, sono le persone che lo animano e io ne porterò tante nel cuore. Tutte quelle che mi hanno aiutato a svolgere il mio compito nel cercare di risolvere i problemi della gente". Di rito, ma molto sentiti, i ringraziamenti al colonnello Simone Pacioni, al suo predecessore il tenente colonnello Cataldo Pantaleo, al suo braccio destro il tenente Francesco Lionello comandante del Norm di Desio, al comandante della tenenza di Cesano il luogotenente Sebastiano Ciancimino; ai sindaci e alle altre autorità.
"Venivo da una realtà vicina ma con un ruolo molto diverso, al Norm di Sesto San Giovanni – spiega il comandante – e mi è stata data la possibilità di svolgere il miglior servizio possibile per i cittadini dei dieci comuni di competenza. Grazie ai comandanti di stazione e a tutti i miei uomini, che ho visto agire con grandissimo impegno. Penso ad esempio al problema dello spaccio nell’area delle Groane, che ha rappresentato un po’ il filo conduttore dell’intero periodo che ho trascorso qui. Li ho visti aggredire le prede come veri e propri leoni. E devo dire che dal 2014, quando fu riaperta la linea ferroviaria lungo la tratta, a oggi, i risultati raggiunti sono evidenti ed apprezzabili, come confermano anche tutte le autorità con le quali mi sono confrontato". Cosentino ha voluto anche sottolineare la collaborazione con i sindaci del territorio, anche su progetti e iniziative specifiche, "come per la lotta alle truffe agli anziani, un altro problema al quale ci siamo dedicati molto e per il quale credo che la situazione sia migliorata".