CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Da Freud a Cenerentola. Il Manzoni alza il sipario per far commuovere sorridere e riflettere

Dai classici della prosa ai musical e alle sperimentazioni di “Altri percorsi“. Da novembre a maggio un cartellone di 21 spettacoli per tutti i gusti.

Da Freud a Cenerentola. Il Manzoni alza il sipario per far commuovere sorridere e riflettere
Da Freud a Cenerentola. Il Manzoni alza il sipario per far commuovere sorridere e riflettere

Grande prosa, teatro comico, Altri percorsi e poi gli eventi speciali per un totale di 21 spettacoli per tutti i gusti, da novembre a maggio. È multiforme la stagione del teatro Manzoni, presentata l’altra sera dalla direttrice artistica Paola Pedrazzini, insieme al sindaco Paolo Pilotto e alla presidente dell’Azienda speciale Paolo Borsa, Barbara Ongaro. La serata è stata impreziosita dall’intervento dell’Orchestra amatoriale di Milano (una gemmazione dell’Orchestra sinfonica di Milano), diretta dal maestro Andrea Oddone.

Ad aprire la stagione teatrale il 10 novembre sarà Silvio Orlando con “La vita davanti a sé“ di Romain Gary, capolavoro per tutti, dove commozione e divertimento si inseguono senza respiro. Stefano Massini evidenzia le potenzialità teatrali de “L’interpretazione dei sogni“, dal libro di Sigmund Freud, "una metafora continua – dice Massini – perché ognuno di noi, quando la notte sogna, è come se costruisse una forma di teatro, una vita inventata e reale al tempo stesso".

"Ed è proprio l’idea del Teatro come metafora del mondo ad essere protagonista sul palco del Manzoni in questa nuova stagione 20232024 – spiega Paola Pedrazzini – tutta all’insegna della metateatralità, cioè il teatro che dialoga con le istituzioni e che riflette sul ruolo dell’artista nella società".

È il caso di “Ginger e Fred“ (dal 9 all’11 febbraio) ripreso dal film di Fellini che fa dire a Fred, seduto al buio accanto a Ginger sul palco (nello spettacolo di Monica Guerritore) la frase emblematica: "Siamo due fantasmi che vengono dal buio e nel buio se ne vanno...". Sullla stessa linea il capolavoro di Eduardo “L’arte della commedia“, considerato il manifesto della sua poetica teatrale.

É "un grande esempio di metateatro che solca due mari in cerca del bianco pescecane “Moby Dick alla prova“ con cui Elio De Capitani mette in scena una compagnia di attori riunita per provare Re Lear, coinvolta poi dal regista "in una prova nella prova" di Moby Dick per scoprire "che il teatro è un sistema di vasi comunicanti". L’allestimento della tragedia shakespeariana è al centro di “Re Lear è morto a Mosca“, il nuovissimo lavoro di César Brie sui due attori-autori del Teatro Ebraico di Mosca. Ritroveremo la grande drammaturgia di Shakespeare, ma anche quella di Testori in “Cleopatràs“. In “La Semplicita` ingannata“ (venerdì 10 maggio 2024) Marta Cuscunà racconta con originalità il destino di generazioni di donne e il farsi coro per cambiarlo.

Si inserisce in una linea al femminile che percorre l’intera stagione teatrale, dallo struggente “Muri. Prima e dopo Basaglia“ con Giulia Lazzarini a Oliva Denaro (dal romanzo di Viola Ardone) con Ambra Angiolini a “Sei donne che hanno cambiato il mondo“ di e con Gabriella Greison. Un’offerta artistica varia con spettacoli che rimandano a successi cinematografici (oltre a “Ginger & Fred“, “Perfetti sconosciuti“, versione teatrale firmata da Paolo Genovese) e incursioni nella musica sinfonica. "Siamo felici della nuova collaborazione con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Milano", sottolinea la direttrice artistica. Non manca il teatro canzone con Gioele Dix, apprezzato dal pubblico monzese che questa volta porta il suo “Ma per fortuna che c’era il Gaber“, un omaggio a Giorgio Gaber nel ventennale della sua scomparsa.

Per le famiglie arriva il musical “Cinderella“ che con i suoi costumi e fondali fantastici porta nel mondo di Cenerentola; c’è poi la sezione dedicata alla stand up comedy, a partire dall’appuntamento dell’8 marzo “Io Roberta, Ippolita, Lucia“, con Ippolita Baldini.