Cupolone, missione compiuta: ora la festa

La raccolta fondi straordinaria per mettere in sicurezza e ristrutturare l’edificio ha toccato i 900mila euro e i lavori sono terminati

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di Alessandro Crisafulli

Una maratona solidale. Un grande gioco di squadra. Una maxi campagna che ha coinvolto istituzioni, enti privati, associazioni, gruppi e semplici cittadini. L’obiettivo era ambizioso – raccogliere 800mila euro – ma il grandissimo lavoro ha permesso addirittura di superare il traguardo. È vicino ai 900mila euro il “tesoretto” raccolto dal Comitato promotore del progetto “Salviamo la Cupola”.

"Un risultato oltre le aspettative per il quale dobbiamo ringraziare tante persone e lo faremo probabilmente in una festa di chiusura del cantiere, a maggio", spiegano dal Comitato. Già, perché i lavori – dopo meno di un anno – sono terminati. Nei giorni scorsi gli operai che in tutti questi mesi hanno lavorato in quota hanno smontato l’enorme ponteggio. Svelando la cupola della basilica dei Santi Siro e Materno in tutto il suo splendore. E incollando a testa in su tutti i cittadini, "veramente molto bella, ci voleva", il commento dei più. Tanti anche coloro che la stanno fotografando, inondando i social network. Il simbolo di Desio, quindi, è di nuovo al suo posto, con un vestito nuovo e sicuro. Senza più i rischi legati alle cadute delle vecchie e degradate scandole, che avevano reso necessario il totale transennamento del perimetro dell’edificio sacro. Ben 28mila quelle che sono state sostituite. La maggior parte erano da buttare ma molte sono state salvate e decorate, con la collaborazione degli artisti del territorio, e poi utilizzate per raccogliere fondi. Tantissime le iniziative organizzate nei mesi scorsi, per raccogliere soldi ma anche e soprattutto per sensibilizzare enti, sponsor e partner importanti: eventi culturali, artistici, di aggregazione, multimediali. Tra coloro che hanno contribuito anche Regione Lombardia e il Comune di Desio: dentro la basilica, comunque, c’è un cartellone con tutti i nomi di coloro che hanno fatto la loro parte. E se il cantiere è ormai chiuso (bisogna solo smontare e portare via tutte le attrezzature) la raccolta fondi non finirà qui: l’idea è di proseguire con altre iniziative e attività, anche perché le necessità strutturali, e non solo, restano molte.

"La Cupola ci permette di alzare il nostro sguardo verso più alti orizzonti - aveva sottolineato il prevosto don Gianni Cesena al via dei lavori -. Non stiamo solo rinnovando un monumento del passato ma anche il nostro mondo interiore, l’identità di una città e il suo sguardo verso il futuro".