FABIO LUONGO
Cronaca

Crollano le nascite, il Comune dice addio alla materna. L’ex Penati diventerà una struttura per anziani e disabili

Avrebbe dovuto essere abbattuta e ricostruita per diventare un nuovo Polo dell’infanzia, accogliendo bambini del nido e della materna. L’attuale...

La sindaca Laura Borella rinuncia al progetto della vecchia giunta Meglio pensare al “Dopo di noi“

La sindaca Laura Borella rinuncia al progetto della vecchia giunta Meglio pensare al “Dopo di noi“

Avrebbe dovuto essere abbattuta e ricostruita per diventare un nuovo Polo dell’infanzia, accogliendo bambini del nido e della materna. L’attuale Amministrazione, numeri alla mano, ha però cambiato piani: di fronte al calo in città dei bimbi, il Comune ha deciso di non demolire più l’edificio e di destinarlo invece a struttura sociale, con appartamenti protetti per anziani e per il “Dopo di noi“, ossia per disabili adulti senza più famiglia. Sarà questo il futuro dell’ex scuola Penati, edificio dismesso ormai da diversi anni nel quartiere Pacinotti, ai confini con Vedano e Biassono. La sceltaè maturata rivalutando il progetto ideato dalla precedente Amministrazione ormai 8 anni fa ed è diventata pubblica dopo che il Pd ha chiesto chiarimenti in consiglio comunale.

"Il progetto era stato finanziato dalla Regione per 1 milione e 100mila euro a fronte di una spesa complessiva di 2 milioni e 100mila euro", hanno detto dal Pd. La Giunta però "ha deciso di non avvalersi del contributo", perché oggi le necessità sono altre. Da qui la richiesta di conoscere i progetti alternativi per la riqualificazione dell’ex Penati. "Si è assistito a un profondo cambiamento del contesto sociale lissonese rispetto al 2017", ha spiegato la sindaca Laura Borella. In particolare c’è stato un calo netto dei bambini in età prescolare, che in città sono passati dai 3.326 del 2017 ai 2.367 del 2023. Di contro si sono equilibrati i numeri dei piccoli da 0 a 2 anni e quelli dai 3 ai 5 anni: a fine 2023 i primi erano 1.131, i secondi 1.236. Stante ciò, oggi si avrebbe una "quasi totale copertura del servizio offerto dalle scuole dell’infanzia rispetto alla popolazione residente (93%)". A crescere però è stato soprattutto il numero degli anziani over 65: dagli 8.782 dei 2017 si è arrivati ai 10.102 del 31 dicembre scorso. "Emerge la necessità di implementare i servizi che tendono a prolungare il più possibile la permanenza dei fragili, anziani e disabili, a domicilio o in contesti protetti", ha detto la sindaca. Da qui l’intenzione del Comune di "sondare operatori del settore per destinare l’intero edificio a servizi a sostegno delle fragilità come ad esempio appartamenti per il Dopo di noi, appartamenti protetti per anziani e per malati psichiatrici".

Fabio Luongo