
I test saranno efettuati a Monza, Vimercate, Desio e Carate
Monza, 25 aprile 2020 - Dal 29 aprile inizieranno a essere eseguiti i test sierologici anche a Monza e in Brianza ma saranno disponibili circa 900 kit al giorno. "Bisogna essere chiari – avverte il sindaco Dario Allevi – non ci sono test per tutti i cittadini. Il numero è esiguo e sarà data priorità agli operatori sanitari e a chi è in quarantena fiduciaria e non ha potuto fare il tampone. Con queste quantità servirà almeno un mese per completare i test su queste due categorie. Quindi per più di un mese nessun altro cittadino monzese potrà essere sottoposto al test".
L’avvio anche nel territorio di Monza e Brianza dei test sierologici "ufficiali" della regione Lombardia, dopo che questa settimana si è iniziato dalle 4 province più colpite dal coronavirus di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi, è una comunicazione che il sindaco Allevi ha dato giovedì sera al consiglio comunale riunito per la prima volta in videoconferenza, con tutti i 32 consiglieri e assessori collegati da remoto dalle proprie case, dopo oltre 2 mesi dall’ultima assemblea cittadina svolta a metà febbraio.
E’ stato un aggiornamento alla città da parte di Allevi che partecipa, assieme agli altri 12 sindaci dei capoluoghi lombardi, alle periodiche riunioni con i vertici regionali sullo stato dell’emergenza. In quelle di questa settimana il Pirellone ha comunicato come viene organizzato il sistema dei test sierologici, quelli elaborati dal San Matteo di Pavia, prodotti dalla DiaSorin e gli unici riconosciuti come validi dalla sanità lombarda.
Sono test svolti attraverso un prelievo di sangue per ricercare la presenza o meno di quegli anticorpi prodotti dall’organismo contro il coronavirus, quindi dicono se una persona sia stata contagiata oppure no, e sono diversi dai cosiddetti tamponi al naso e alla gola che invece servono per verificare se una persona sia in quel momento infetta oppure no.
A pieno regime si riusciranno a processare fino a circa 10mila test al giorno in tutta la Lombardia e vuol dire che "per Monza e Brianza che ha poco meno di 900mila abitanti – ha spiegato Allevi – che saranno disponibili circa 900 kit al giorno. E’ un numero ridotto, non sufficiente per tutti. Saranno quindi dati agli operatori sanitari e chi è in quarantena, e inoltre chi è stato testato e risulta positivo dovrà poi essere sottoposto al tampone, andando quindi a occupare anche la fila d’attesa per quelli che è anch’essa ristretta, perché in Lombardia si riescono a fare circa 13mila tamponi al giorno". Un intervento spiegato ieri mattina alla consueta videoconferenza del prefetto Patrizia Pamisani con i Comuni.
"Il test sarà effettuato negli ospedali di Vimercate, Monza, Desio, Carate Brianza – ha detto Silvano Casazza, direttore generale dell’Ats Brianza – In più in alcuni punti di appoggio: al momento già definito quello che sarà installato a Seveso (un tendone) in via Martiri d’Ungheria davanti alla sede del poliambulatorio. Priorità per il test a chi ha già sintomi, a chi deve essere dimesso, al personale sanitario, soprattutto a chi deve rientrare al lavoro (manca personale, anche nelle Rsa). Il libero cittadino non potrà chiedere il test, sarà invece data la possibilità di richiederlo ai medici di base per pazienti con sintomi più marcati".