Coronavirus, uno spray per le mascherine dei medici

Il Gruppo Desa di Seregno lo invia negli ospedali italiani, e ora anche spagnoli. Serve a evitare che le protezioni si appannino

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Seregno (Monza e Brianza), 1 aprile 2020 - I sub e i nuotatori lo utilizzano per evitare che maschere e occhialini si appannino sott’acqua. Ma adesso che il “mercato“ delle immersioni e delle vasche in piscina è fermo, quello speciale spray è stato "riciclato" negli ospedali di mezza Italia e all’estero. Destinato alla cura dei dispositivi di protezione individuale di medici, infermieri e operatori socio-sanitari impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus. Perché "abbiamo colto la difficoltà dei sanitari impegnati nelle terapie intensive di evitare l’appannamento continuo delle maschere che utilizzano, soprattutto quando devono intubare i pazienti. Così abbiamo deciso subito di distribuire gratuitamente questo nostro prodotto in tutti gli ospedali del Nord e del Centro Italia e adesso anche in Spagna", spiega Marco Sala, che insieme con il fratello Giovanni e la storica famiglia Silva di Seregno, guida il Gruppo Desa, impresa dei marchi Chanteclair, Spuma di Sciampagna, Quasar, Sauber e Persavon. Lo spray si chiama Extreme Antifog ed è un prodotto a marchio Chanteclair distribuito dalla C4 Carbon dell’imprenditore brianzolo Marco Ciceri (ex Beta utensili).

Un impegno , quello del Gruppo Desa, nato quasi per caso, con il passaparola. E con il passaparola è arrivato fino agli ospedali spagnoli: "Noi siamo pronti a rifornire altre strutture che dovesse farne richiesta", la disponibilità dell’imprenditore monzese. Che sottolinea "l’attenzione rivolta fin da subito sia verso i nostri collaboratori sia verso il territorio". Tre sedi - a Seregno, a Sant’Agata Bolognese e a Caravaggio - e una forza lavoro di circa 400 persone che "fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria abbiamo messo in smart working dove possibile e comunque dotato di tutte le attenzioni e i dispositivi di protezione necessari". 

In più , oltre all’assicurazione aggiuntiva fatta ai dipendenti, "con la mensilità di marzo abbiamo dato un premio a chi è impegnato direttamente sulla linea produttiva e un buono acquisto a chi, invece, lavora da casa". Attenzione verso i dipendenti, ma anche verso il territorio. Una sorta di tradizione per il Gruppo Desa fin dalla sua nascita nel 1908. Sono stati al fianco dell’ospedale di Seregno, dell’asilo, un impegno rinnovato negli anni. E adesso "abbiamo deciso di rivolgere il nostro sostegno a chi lotta contro il virus". Anche se "non possiamo nascondere le grandi difficoltà logistiche in questo periodo per fare arrivare le materie prime, oltre che l’aumento dei costi: il prezzo dei trasporti è salito, quello dell’alcol raddoppiato".