MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Coronavirus, a Monza la chiusura delle attività anticipa il governo

Il sindaco Allevi: "Dolorosa la serrata, ma non c’è più un minuto da perdere vista la situazione dei nostri ospedali"

Il sindaco Dario Allevi

Monza, 12 marzo 2020 -  Monza ha iniziato la chiusura generale. Prima ancora di attendere la decisione definitiva del governo sulla richiesta avanzata martedì dalla Regione, e concordata con i sindaci dei 12 capoluoghi lombardi tra cui Dario Allevi, di chiudere ogni attività commerciale che non svolga servizi essenziali come la vendita di farmaci o di generi alimentari, ieri in città già molte serrande non si sono alzate. Tanti negozi in centro e altre attività un po’ ovunque a Monza, in particolare quelle non in grado di garantire al proprio interno adeguate distanze per la clientela, hanno chiuso preventivamente di fronte all’emergenza sanitaria, agli inviti di prevenire il contagio riducendo le occasioni di aggregazione ma anche, ormai, a un crollo del numero di persone in giro per fare acquisti. La situazione in città è continuamente seguita dalle autorità e "col passare del tempo – commenta il sindaco Dario Allevi – avvertiamo che aumenta tra le persone la consapevolezza della gravità della situazione. Il contagio purtroppo non accenna a calare e per questo messaggi e provvedimenti sono sempre più stringenti, come la dolorosa decisione di chiudere il parco e i giardini: ma non si può aspettare, bisogna evitare ogni occasione di affollamento. Bisogna capire che ora ognuno non è responsabile solo della propria salute, ma anche di quella degli altri".

L’auspicio di Allevi è che il governo risponda il prima possibile alle richieste presentate alla Regione "perché non c’è un minuto da perdere vista la situazione dei nostri ospedali". L’effetto delle misure restrittive in vigore da domenica e il ripetersi degli appelli "restate a casa" comincia a farsi sentire e Monza appare ogni giorno che passa sempre più svuotata rispetto a lunedì quando invece erano ancora più di quanto ci si aspettasse le persone in giro sulle vie principali, in centro città e in stazione. Inoltre da martedì sono scattati anche i controlli sugli spostamenti organizzati dalla Prefettura di Monza e Brianza in applicazione del decreto dell’8 marzo, una serie di verifiche sul rispetto delle misure di contenimento del contagio che in città sono cominciate dal controllo di viaggiatori e pendolari che passano dalla stazione ma che, secondo la comunicazione del prefetto, sono estese anche agli altri scali ferroviari principali della Brianza, al rispetto di orari e distanze di sicurezza previste per le varie attività aperte al pubblico e ai tratti autostradali del territorio brianzolo.

Da martedì chi deve andare a prendere un treno a Monza deve passare i controlli: gli ingressi della stazione sono stati transennati e per accedere all’atrio della biglietteria sul lato di via Arosio oppure al sottopasso collegato ai binari sul lato di piazza Castello bisogna passare davanti a due agenti della Polfer, senza mascherina ma con i guanti, che chiedono di esibire l’autocertificazione. Il Comune ha disposto tutte le chiusure di sua competenza, dopo le limitazioni di accessi e servizi alla persona di molti uffici comunali in vigore dall’inizio dell’emergenza, il sindaco Allevi ha firmato martedì le ordinanze di chiusura del Parco e di tutte le aree verdi pubbliche, e la sospensione dei mercati non alimentari. Possono invece aprire le bancarelle di generi alimentari dei mercatini rionali: sono confermati il lunedì in via Guerrazzi e largo Molinetto, il martedì in via Valcava, il mercoledì in via Sant’Andrea, il venerdì in via Libertà, poi in via Sempione il lunedì, mercoledì e venerdì, e le bancarelle di piazza Podgora.