BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cornate d'Adda, il paesotto ora diventa una città

Nuovo stemma con una corona turrita d’oro al posto dell’argento

La corona d'oro nel nuovo stemma di Cornate d'Adda

Cornate d'Adda (Monza Brianza), 28 novembre 2018 - Da paese a città e lo stemma cambia. Una corona turrita d’oro al posto di quella d’argento racconta l’orgoglio di una comunità che ha sempre saputo guardare al futuro, senza scordarsi le proprie origini. Il decreto del presidente Sergio Mattarella che conferisce il titolo a Cornate «è una svolta epocale», per il sindaco Fabio Quadri.

Il traguardo è arrivato dopo un lungo percorso. «Non è questione di numero di abitanti o di estensione territoriale, ma di requisiti precisi», sottolinea il primo cittadino. Ora, è certificato: l’ex paesotto con oltre 10mila abitanti ha quella marcia in più che ha permesso di fare il grande salto. «E’ questione di prestigio, un risultato che ci mette sullo stesso piano di altri importanti centri della zona: Vimercate, Concorezzo e Trezzo». La richiesta era partita per Roma nel maggio del 2017. Le ragioni a favore del cambio di identità erano contenute in una relazione firmata dall’amministrazione e dalla Pro loco, fatta propria dal Consiglio comunale. All’interno, l’importanza assunta negli ultimi anni da centro e frazioni nel campo dei servizi, dell’istruzione, del turismo, del commercio, dell’associazionismo e dello sport, nonché «la valenza della storia, della cultura e delle tradizioni civili e religiose».

A partire dalle antichissime origini del borgo e della sua «desinenza in «ate», segno inequivocabile della posizione che aveva nel sistema di centuriazione romana«. E’ uno dei passaggi più affascinanti dell’iter. A testimonianza delle radici c’è anche l’epigrafe latina murata sul campanile di San Giorgio: «Matronis et Vicanis». Ma non solo. «Il titolo di Città è un premio per chi ha fatto sì che venissero riconosciute le eccellenze del nostro territorio».