Controlli nelle stazioni Spacciatore nei guai

Trovato con la cannabis in un barattolino nel marsupio e un set di lame ha provato a mandare gli agenti a casa della sorella che non vede da anni

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Ancora controlli nelle stazioni ferroviarie. E uno spacciatore che costringe i poliziotti a girare tre appartamenti pur di non far sapere dove abitava davvero. Dopo il caso del ragazzino spinto sui binari a Seregno, prosegue la campagna di controllo nelle stazioni ferroviarie nelle fasce orarie pomeridiane di maggiore pendolarismo e affluenza di gruppi di giovani. Il Questore Marco Odorisio nella settimana dal 6 al 12 febbraio ha fatto identificare ad Arcore e Seregno 299 persone (172 tra i 14 e i 18 anni), di cui 38 con precedenti di polizia per reati predatori, reati contro la persona, spaccio di sostanze stupefacenti.

Un italiano di 23 anni, con precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e per detenzione di armi, ha mostrato un atteggiamento particolarmente insofferente. Sottoposto a perquisizione, nel marsupio gli è stato trovato un porta lame da taglierino con nell’interno due lame d’acciaio, nonché un barattolino di plastica con dentro cannabis (0.86 grammi). Gli agenti hanno allora deciso di perquisire anche casa sua ma il 23enne ha provato a cavarsela indicando come proprio domicilio un’abitazione di Meda, dove in realtà risiedeva la sorella e dove lui non metteva piede da tre anni. Allora ha provato a indicare due appartamenti a Lissone, ma anche qui gli occupanti hanno dichiarato che non lo vedevano da più di un anno. Alla fine il 23enne è stato denunciato quindi per false dichiarazioni sull’identità, oltre che per porto d’armi od oggetti atti ad offendere e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Dario Crippa