Monza – Sono arrivate per Ferragosto. Una ventina di suore, provenienti dalle case di tutta Italia e pure dall’estero, come dal Togo, nel cuore dell’Africa nera.Potrebbe apparire – a sguardi esterni profani – come un appuntamento quasi fuori dal tempo, ma è tutt’altro che così, è anzi profondamente proiettato al futuro: a Monza si riunisce dal 15 al 25 agosto il XVIII Capitolo Generale della Congregazione delle suore Misericordine. Per i profani, una sorta di Conclave delle suore più antiche e più amate di Monza.
Un momento di preghiera, di discernimento, e di riflessione per pianificare la vita futura della Congregazione, fondata nel 1891 da don Luigi Talamoni, proclamato beato nel 2004 da papa Giovanni Paolo II, e da Maria Biffi Levati. Un sacerdote molto amato in città, di cui fu anche consigliere comunale (salvò l’Arengario che i politici dell’epoca volevano abbattere per far posto al tram) e nel 2009 nominato patrono della nuova Provincia. Una sorta di conclave, appunto, previsto dal diritto canonico per “discernere, alla luce dello Spirito, le modalità adeguate per custodire e rendere attuale, nelle diverse situazioni storiche e culturali, il proprio carisma con il proprio patrimonio culturale...”.
La casa generalizia delle suore Misericordine si trova in via San Gerardo, in centro Monza, ma per motivi logistici e di spazio il capitolo si tiene nella sede di via Messa, dove sorge la casa di riposo Mater Misericordiae, la Rsa gestita dalla Congregazione. Le delegate scelte in rappresentanza dalla dozzina di case della congregazione si ritrovano faccia a faccia per verificare la propria vocazione e soprattutto per stabilire e programmare le linee future e le attività operative da intraprendere. Un momento anche, come in ogni conclave che si rispetti, in cui si decide chi dovrà ricoprire il ruolo di madre generale della Congregazione per i prossimi sei anni.
“Un tempo dedicato alla verifica di tutta la realtà dell’Istituto - fanno sapere le suore -: delle comunità e delle opere esistenti al fine di individuare percorsi di rinnovamento e poter dare risposte adeguate alla realtà spirituale e sociale in continuo divenire”. Il tema del Capitolo sarà “Non tanto ma tutto!”. Da quando è stata fondata, la Congregazione monzese si è sempre occupata e ancora si occupa soprattutto della cura dei malati, degli anziani e dell’educazione delle giovani generazioni, attraverso case di riposo, cliniche e scuole materne. Probabile che proseguirà in questo colso, in che maniera lo dira solo il Capitolo.