Centri estivi, “bollettino“ di guerra La parrocchia contro il Municipio "Ci obbligate ad aumentare la retta"

La sindaca replica: "Rammaricata che si diffondano informazioni false, abbiamo proposto più contributi" . Intanto un gruppo di genitori ha protestato in consiglio comunale. L’opposizione: "Bambini di serie A e B".

Centri estivi, “bollettino“ di guerra  La parrocchia contro il Municipio  "Ci obbligate ad aumentare la retta"

Centri estivi, “bollettino“ di guerra La parrocchia contro il Municipio "Ci obbligate ad aumentare la retta"

di Fabio Luongo

Parrocchia da una parte e Comune dall’altra. In mezzo, i fondi destinati a sostenere oratori e centri estivi organizzati dalle scuole materne paritarie, collegate alle chiese cittadine. Aiuti che quest’anno la Giunta ha rimodulato, con alcune riduzioni soprattutto sul costo dei pasti. Una mossa che comporterà l’aumento delle quote di iscrizione. È polemica a Lissone tra l’Amministrazione di centrodestra guidata dalla sindaca Laura Borella e la parrocchia: oggetto del contendere, i contributi economici che il municipio eroga per supportare l’attivazione durante l’estate dei centri ricreativi organizzati dagli oratori e dalle scuole dell’infanzia. Ridefinizioni e tagli dei fondi hanno portato a un duro scambio pubblico.

La prima a uscire allo scoperto è stata la parrocchia, che sul suo bollettino settimanale ha criticato duramente il Comune. "Questo ci pone di fronte a scelte dolorose: raddoppiare le rette oppure sospendere i centri estivi - si legge -. Due strade che si ripercuotono fortemente sulle famiglie. Ci è difficile comprendere perché l’Amministrazione scelga di finanziare e sostenere solo i centri estivi comunali, come se solo quei bambini contino. E gli altri? I centri estivi delle scuole paritarie svolgono un servizio sociale". Sempre la parrocchia ha parlato inoltre di "un taglio drastico dei contributi in favore dei centri estivi degli oratori, frequentati da oltre 2mila persone". Altrettando dura la risposta della sindaca Borella, che si è detta "rammaricata e amareggiata". "I contributi da parte del Comune non sono in discussione - ha spiegato -: contrariamente a quanto scritto l’Amministrazione, ben consapevole dell’importanza di queste attività, non ha eliminato tali contributi. Anzi, la proposta avanzata dal Comune prevede un aumento da 25mila a 40mila euro, a cui si aggiunge un ulteriore contributo di 30mila euro per permettere ai ragazzi di usufruire dei pasti a un prezzo calmierato". "Se fino all’anno scorso il Comune copriva il costo integrale del pasto, oggi purtroppo non è più possibile - dice Borella -, per via della nota situazione finanziaria che costringe l’Amministrazione a essere più rigorosa e oculata nella gestione del bilancio". "Sono rammaricata che vengano diffuse informazioni che non corrispondono al vero - ha continuato -. Nonostante le difficoltà economiche abbiamo fatto il possibile per erogare i contributi, affinché nessun bambino possa essere escluso".

Borella ha assicurato che comunque "i colloqui con la parrocchia stanno andando avanti, tutti vogliamo trovare una soluzione". Intanto l’altra sera in consiglio comunale è arrivata la protesta di decine di genitori, mentre dall’opposizione l’ex sindaca Concetta Monguzzi ha attaccato la Giunta.