GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Caso Maccarani, all’Accademia di Desio nessuno parla. E le Farfalle puntano alle Olimpiadi

Bocche cucite dopo l’ammonimento del giudice sportivo all’allenatrice. Dal 26 settembre la palestra è tornata a lavorare in vista del traguardo di Parigi 2024

Emanuela Maccarani durante un allenamento a porte aperte delle Farfalle a Desio

Emanuela Maccarani durante un allenamento a porte aperte delle Farfalle a Desio

Archiviare più in fretta possibile quanto è accaduto e guardare avanti per raggiungere i prossimi traguardi sportivi. Sembra questo l’atteggiamento della Federginnastica e di tutte le persone coinvolte a vario titolo nella vicenda della allenatrice delle Farfalle Emanuela Maccarani: A poche ore dalla sentenza della giustizia sportiva, che chiude con un’ammonizione il caso dei presunti abusi psicologici denunciati da due ex ginnaste, nessuno ha voglia di commentare.

Silenzio assoluto ieri mattina all’Accademia internazionale di ginnastica ritmica a Desio. La struttura da qualche giorno è pienamente operativa. Lo ha annunciato la stessa Federginnastica nei giorni scorsi, spiegando che tutte le atlete sono tornate al lavoro con lo staff perché bisogna prepararsi al meglio per il grande obiettivo olimpico di Parigi 2024. Ebbene, impossibile ieri mattina parlare con qualcuno. Una componente dello staff è addirittura fuggita davanti al taccuino.

La situazione è molto delicata. L’Accademia di Desio è finita subito sotto i riflettori, passata sotto la lente di ingrandimento per verificare se fossero state commesse irregolarità sportive o reati penali (l’inchiesta della Procura di Mo nza è ancora aperta). Ma è anche il luogo in cui molte atlete hanno cercato di ritrovare serenità per affrontare i diversi impegni sportivi sperando di non dover più parlare di presunti maltrattamenti. Dalla loro parte, nei mesi scorsi, si erano schierati anche i genitori che avevano preso posizione a favore dell’allenatrice Emanuela Maccarani e che chiedevano di poter lasciare tranquille le figlie, con la loro passione per lo sport e già alle prese con le prime prove impegnative per staccare il pass olimpico. Obiettivo poi centrato, ma ora tutto l’ambiente vuole solo guardare verso Parigi lasciandosi alle spalle il passato, anche quello fatto di polemiche e di indagini.

Un silenzio invece inaspettato è quello della Federazione Ginnastica d’Italia. Il presidente Gherardo Tecchi, che ha agito con tempestività nell’interesse delle ragazze, dell’allenatrice e di tutto il movimento sportivo, questa volta non rilascia dichiarazioni. In questi undici mesi è stato il ritratto della trasparenza, non ha mai nascosto nulla, neanche le sue preoccupazioni. Dopo la sentenza della giustizia sportiva nessun commento. Di più: sul sito della Federginnastica, sempre presente dal punto di vista della comunicazione nemmeno una riga sulla sentenza. Questa volta si è scelto di tacere una volta per tutte. La Federazione ha raccontato per mesi quanto stava facendo, poi ha lasciato l’ultima parola al giudice sportivo. Tecnici e atlete dovranno parlare coi risultati.