STEFANIA TOTARO
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Cronaca

Caso Farfalle, si riapre tutto: l’allenatrice Emanuela Maccarani verso il processo per maltrattamenti

La Procura aveva chiesto l’archiviazione, ma Tribunale di Monza ha disposto l'imputazione coatta per la direttrice tecnica Accademia internazionale di Desio. Da rifare anche il processo sportivo, che si era chiuso con un'ammonizione

Emanuela Maccarani era direttrice tecnica dell'Accademia internazionale di Desio delle Farfalle

Emanuela Maccarani era direttrice tecnica dell'Accademia internazionale di Desio delle Farfalle

Monza, 10 marzo 2025 - Sarà processata per maltrattamenti la direttrice tecnica dell'Accademia internazionale di Desio delle Farfalle, Emanuela Maccarani. La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Angela Colella ha disposto l'imputazione coatta per l'allenatrice delle atlete della ginnastica ritmica per cui invece la Procura di Monza aveva chiesto l'archiviazione. La giudice ha invece confermato l'archiviazione per l'assistente della Maccarani, Olga Tischina.

A opporsi all'archiviazione del fascicolo penale per maltrattamenti era stata l’ex atleta Anna Basta, che aveva chiesto perlomeno un supplemento di indagine per essere sentita insieme alla psicologa che la segue. Le pm monzesi Manuela Massenz e Cinzia Citterio avevano ritenuto non sussistere "l'abitualità" necessaria per il reato di maltrattamenti. Ma avevano puntato il dito contro la Maccarani e anche contro la Federazione per "mancanza di supporti professionali adeguati per le giovani atlete".

Secondo le pm i fatti contestati "che, in un sistema attento alle competenze e al rispetto delle persone, tanto più quando si parla di minorenni, dovrebbero certamente avere rilievo disciplinare e determinare l'allontanamento di figure prive di requisiti minimi di serietà professionale, non assumono rilievo penale solo perché il sistema di riferimento è privo di adeguata formazione, di regole strutturate e di strumenti di intervento per esigerne l'osservanza". Per la giudice del Tribunale di Monza, invece, gli elementi raccolti sono sufficienti per mandare la Maccarani a giudizio.

Nei confronti dell'allenatrice si rifarà anche il processo sportivo, che si era chiuso con un'ammonizione. La Procura generale del Con ha infatti accolto la richiesta presentata da Anna Basta e Nina Corradini, dopo che alcune intercettazioni contenute nel fascicolo della Procura di Monza hanno destato il sospetto che nell'indagine sportiva furono ascoltate le testimonianze segnalate dalla stessa Maccarani.