GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Cantiere di via Macallè. Sequestro e polemica: "Case popolari trascurate"

Edoardo Terzi della Lega attacca duramente l’amministrazione comunale "Come si può abbandonare così un progetto tanto importante? Serve rispetto".

Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, davanti al cantiere delle case popolari in fase di realizzazione in via Macallè: «Un duro colpo per i cittadini in attesa di alloggi, lasciati nell’incertezza più assoluta»

Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, davanti al cantiere delle case popolari in fase di realizzazione in via Macallè: «Un duro colpo per i cittadini in attesa di alloggi, lasciati nell’incertezza più assoluta»

Il cantiere delle case popolari di via Macallé posto sotto sequestro, scoppia la polemica. A puntare il dito contro il sindaco Alberto Rossi è Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega. "Si conferma ancora una volta la totale inadeguatezza dell’amministrazione comunale nella gestione delle politiche abitative - afferma Trezzi -. Un duro colpo per i cittadini in attesa di alloggi, lasciati nell’incertezza più assoluta.

Passando di lì, ho notato il cartello di sequestro e sono rimasto senza parole: come si può abbandonare così un progetto tanto importante? I cittadini meritano rispetto, non abbandono. Tre settimane fa ho chiesto in commissione servizi sociali a che punto fosse il cantiere di via Macallé e mi è stato detto che era tutto a posto". La Lega annuncia battaglia: "Quali sono i tempi per risolvere questa emergenza? Perché le case popolari sono state trascurate fino a questo punto? La nostra città merita una gestione più attenta e responsabile".

Rossi replica subito: "Il cantiere di via Macallè - spiega - è attualmente sotto sequestro per un incidente sul lavoro e i successivi accertamenti da parte delle autorità competenti. L’amministrazione è ovviamente dispiaciuta per la persona coinvolta, a cui augura una pronta ripresa, ma assolutamente estranea in questa vicenda. L’appalto è stato aggiudicato nel più totale rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Auspichiamo che si possa riprendere il prima possibile l’attività del cantiere".

Il sindaco ne ha anche per Trezzi e per le sue accuse: "Qualsiasi riferimento alla gestione delle politiche abitative dell’amministrazione è una speculazione fuori luogo: non solo non c’è nessun tipo di abbandono, ma anzi sui temi fondamentali dell’edilizia popolare, tra case sbloccate dopo lunghi anni di agibilità, nuove realizzazioni, lavori di manutenzione straordinaria in corso e nuove case confiscate alla criminalità organizzata, arriveremo a un aumento dell’offerta dell’edilizia residenziale popolare del 50% superiore rispetto all’inizio del nostro percorso amministrativo. Uno sforzo con pochi precedenti a cui si aggiungono i risultati dell’Agenzia dell’abitare inaugurata un anno fa, gli accordi per un nuovo modello di canone concordato (60 nuovi contratti in 14 mesi), bandi affitti con centinaia di migliaia di euro di nostre risorse e contributi di solidarietà".