FABIO LUONGO
Cronaca

Cantem insemma, finale a Palazzo Terragni

Il concorso dedicato alla musica e alla poesia dialettali da quasi trent’anni richiama appassionati da tutta la regione fino alla Svizzera

di Fabio Luongo

Da quasi trent’anni tiene alta la bandiera della canzone dialettale in Lombardia, unico rimasto ormai tra i concorsi dedicati ai brani nella lingua tradizionale del territorio. Un faro per gli amanti del genere, tanto da richiamare in ogni occasione appassionati non solo dalla Brianza e da Milano ma da varie province, e perfino, in passato, dal Canton Ticino. Stavolta schiererà 10 cantautori e interpreti, tutti con pezzi rigorosamente inediti e in vernacolo.

E poi ci saranno i poeti, con i loro versi in dialetto, e momenti di divertimento con scenette di cabaret milanese dell’attore Roberto Marelli in videocollegamento. Oggi alle 16.30 a Palazzo Terragni andrà in scena la finale della 28esima edizione del “Cantem Insemma”, la rassegna canora in dialetto lombardo promossa dal Comune e dall’associazione Amici della Musica e dello Spettacolo, col supporto dell’Accademia del Dialetto Milanese. A sfidarsi in gara ci saranno, tra gli altri, alcuni veterani della kermesse come i milanesi Giorgio Danese e Gigi Pellegrini, già vincitori di diverse edizioni, che presenteranno rispettivamente le canzoni “Semper visin a ti” e “Samba milanesa”. Altro habitué della manifestazione, già trionfatore per due anni di fila nel 2017 e 2018, Alessandro Valassina di Paderno Dugnano, in concorso con “El guardian de nott”. In competizione il comasco Flavio Trombetta con “È la vita che è perversa”, il milanese Giacomo Ghedini con “Milan te voeuri ben” e Giancarlo Alati di Carugate con “Gira la roeuda”. E poi Morena Cacciatore, che interpreterà la poesia vincitrice della passata edizione nella sezione dedicata ai versi, “On amour in chat” di Maria Rosa Cadelli alias Giuditta, musicata da Eugenio De Francesco; Antonio Casati con “El cavalin”, Maurizio Feregalli con “Grand Hotel” e Valentino Mancini con “Semper innamurà”.

Un loro spazio lo avranno le poesie in vernacolo: anche qui a darsi battaglia saranno in 10, tra cui alcuni autori che già hanno calcato la scena del concorso come Alberico Bico Contursi con “Ciamom zio!” e Mario Scurati con “La manutenzion”, Mirella Patrizia Lambrughi con “Pistachi, fragula e limun” e Donata Vescovi con “Intimità”. La miglior poesia selezionata verrà poi trasformata in canzone e accederà di diritto alla prossima edizione del Cantem Insemma. A presentare la manifestazione sarà Gianfranco Gandini, presidente dell’Accademia del Dialetto Milanese. L’ingresso è libero.