
Al momento sono 50 i cani della struttura Enpa di Monza in attesa di adozione
Monza, 22 ottobre 2022 - Allarme cessioni cani: dall’Enpa una petizione online per chiedere al Governo l’abbattimento al 10% dell’Iva delle spese veterinarie e degli alimenti per gli animali. Una situazione preoccupante quella che si sta verificando a livello nazionale, ma anche locale. Dopo il boom di adozioni di cani e gatti durante il lockdown con il canile di Monza che si era pressoché svuotato, con il ritorno alla normalità sono aumentate le richieste di cessioni di animali. Proprietari che, a causa di adozioni fatte con troppa superficialità, ma anche a causa di seri problemi economici non riescono più a far fronte alle spese per il mantenimento del proprio cane (o anche gatto). Così bussano alle porte dei Comuni, delle associazioni e dell’Enpa e chiedono di poter cedere il proprio animale.
"Non tutte si risolvono con la cessione del cane – spiega Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza –. In molti casi è sufficiente l’aiuto dell’Ente nazionale protezione animali che fornisce gratuitamente l’aiuto di cui il proprietario ha bisogno come pappe, visite veterinarie o percorsi con educatori cinofili in caso di problematiche comportamentali e di gestione del cane". Enpa Monza inoltre per andare incontro all’aumento vertiginoso di richieste di cessioni ha messo a disposizione la sua ‘vetrina’ virtuale. "In accordo con la famiglia invitiamo a tenere ancora a casa il cane e nel frattempo divulghiamo sulla nostra pagina Facebook la richiesta di adozione così da evitare il passaggio traumatico per l’animale in canile". Poi esistono naturalmente casi molto gravi dove l’unica soluzione è proprio la cessione. "Come quando il proprietario entra in casa di riposo oppure muore e non ci sono parenti o amici che decidono di prendersi in carico il cane o il gatto". Enpa Monza apre le porte del rifugio di via San Damiano dove l’animale, dopo le visite del caso, se necessario viene sottoposto a un percorso di educazione seguito da educatori cinofili o da consulenti della relazione felina e poi messo in adozione.
Oggi i 40 box del canile di Monza sono quasi interamente occupati. Sono poco meno di 50 i cani che attendono di trovare una famiglia e di questi circa una ventina sono cessioni di cani di difficile ricollocazione. "Abbiamo 19 cani di tipo pitbull. Animali che per vari motivi la famiglia ha deciso di cedere, ma che non riescono a trovare una facile e immediata collocazione e rischiano di rimanere in canile anche per parecchio tempo".
Un problema , quello della cessione dei cani che dovrebbe coinvolgere anche i Comuni. "Noi possiamo accettare le cessioni solo dei proprietari che vivono in uno dei 15 comuni che hanno sottoscritto la convenzione con Enpa Monza (Agrate, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Concorezzo, Cornate d’Adda, Lissone, Monza, Muggiò, Seveso, Usmate Velate, Vedano e Villasanta, ndr ), una convenzione particolare che rispetto a quella sottoscritta con altre realtà associative garantisce al comune l’impegno di Enpa ad accogliere non solo gli animai accalappiati in strada, ma anche quelli ceduti dai privati nei casi di assoluta necessità. Purtroppo la maggior parte degli altri Comuni non prevede nei propri accordi e nelle convenzioni con i canili proprio queste necessità dei cittadini che stanno divenendo sempre più numerose ed impellenti per problemi sociali ed economici. Sarebbe pertanto importantissimo, nel momento in cui i comuni sottoscrivono le convenzioni, inserire anche la postilla in merito al ricovero degli animali ceduti dai privati con prezzi calmierati".