CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, cani maltrattati: 5 famiglie pagano pur di salvarli

Chiesti 1.000 euro dal vecchio padrone ma c’è chi prepara lo scontro legale. Dopo 8 anni il giudice li ha ridati all’importatore solo perché prescritto il reato

Il sequestro 8 anni orsono dei 7 cuccioli con l'accusa di maltrattamenti all'importatore

Monza, 28 gennaio 2020 -  Per un vuoto legislativo 7 cani amati e coccolati, dopo 8 anni di vita in famiglia, rischiano di tornare al proprietario (un importatore di animali) a cui erano stati sequestrati per maltrattamenti. In seguito alla prescrizione del processo che lo vedeva imputato per maltrattamento di animali, il giudice ha ordinato il dissequestro e l’immediata restituzione dei «cuccioli« all’importatore che nel frattempo si è trovato libero dall’accusa di maltrattamento. Di fatto non c’è stata una sentenza di proscioglimento, ma a causa di cambi di giudice e di un iter giudiziario senza fine, è sopraggiunta la prescrizione del reato e quindi l’uomo è considerato ancora il loro proprietario. 

"La normativa non contempla una situazione simile - osservano i volontari dell’Enpa - Ma è assurdo che per effetto della prescrizione questi animali debbano tornare nelle mani di chi fu denunciato per maltrattamento". Intanto sono passati 8 anni e gli animali non sono più cuccioli, anzi, sono cani un po’ vecchiotti che hanno vissuto con le famiglie affidatarie che li hanno curati con buon cibo, medicine, antibiotici e tanto amore e adesso non hanno la minima intenzione di restituire i loro amati compagni di una vita al loro aguzzino. 

La Protezione Animali si è schierata fin da subito al loro fianco, affidando la causa all’avvocato Claudia Ricci, responsabile dell’ufficio legale nazionale Enpa, annunciando che farà una ferma opposizione con tutti i mezzi legali a disposizione. L’importatore ha chiesto a ogni famiglia un risarcimento di 1000 euro a cane, in caso contrario avrebbe fatto irruzione in casa loro con al Polizia. 

Cinque famiglie, pressate da continue minacce, hanno chiuso la vicenda pagando. Non sono dello stesso avviso Rosario Zumpano, tutore del pincher e Sara Medola, per lo yorkshire Boogie. "Si tratta di un ricatto legalizzato - dice Zumpano - i cani non sono più cuccioli, abbiamo passato una vita insieme. Questo signore sa quanti soldi ho speso in cure, medicine, veterinario, vaccini e mantenimento in 8 anni? Se qualcosa devo pagare, sarà concordato dalla transazione tramite avvocati".  Dello stesso avviso Sara Medola: "i cani - dice - sono compagni di vita, da quando si prendono a quando voliamo in cielo. Se noi molliamo questa vicenda verrà dimenticata, invece vogliamo che diventi un precedente, perché non si verifichino più casi simili". "Gli animali - spiegano all’Enpa - sono esseri senzienti, hanno sentimenti e sensibilità e non si può permettere che per un cavillo legale vengano considerati dei semplici oggetti da restituire, solo perché lo ha stabilito la legge. È stato completamente ignorato il profondo legame affettivo che si è instaurato tra gli adottanti e gli animali". 

I fatti risalgono al 2012: in un centro giardinaggio di Desio vennero trovati dei cuccioli in pessime condizioni di salute. I piccoli vennero sequestrati dalla Polizia Provinciale di Monza e affidati ad Enpa in custodia giudiziaria. Per garantire agli animali casa e cure, i sette cani furono affidati in custodia giudiziaria ad altrettanti padroni, selezionati dall’Ente Nazionale Protezione Animali di Monza e Brianza.